Istruzione: Rosolen, disposizioni post-Dpcm stabilite da Regione e Usr
Trieste, 19 ott - Nessuna modifica per le scuole dell'infanzia,
per le elementari e per le medie. Interventi mirati per le
superiori, finalizzati ad arginare il problema del contagio
legato alla mobilità. Il ricorso, solo per queste ultime, alla
Didattica digitale integrata (Ddi), una formula in grado di
contemplare sia le lezioni in presenza nelle aule tradizionali
che quelle a distanza tramite piattaforme on line.
Sempre per quanto riguarda l'utilizzo adeguato della Didattica
digitale integrata, in accordo con l'Ufficio scolastico
regionale, sarà fatta una verifica sulle reali necessità di
scuole e famiglie. Verranno effettuati, infatti, controlli sulla
rete Lan negli istituti e sull'effettivo fabbisogno da parte dei
singoli nuclei famigliari di ricevere tablet, pc portatili,
chiavette o router WiFi.
Inoltre è prevista una attività di coordinamento con
l'assessorato regionale alle Infrastrutture per assicurare un
servizio omogeneo legato al trasporto pubblico, garantendo il
massimo livello di efficienza rispetto all'uso dei mezzi e agli
orari di ingresso in classe.
Sono queste le disposizioni concordate oggi da Regione e Ufficio
scolastico regionale (Usr) nel corso di una videoconferenza che
ha visto la partecipazione dell'assessore regionale
all'Istruzione Alessia Rosolen.
"Alla luce del nuovo Dpcm e della videoconferenza tenutasi
domenica tra Ministero e Regioni, abbiamo convocato un incontro
per valutare come proseguire nell'erogazione dell'offerta
didattica per gli studenti delle superiori nel modo migliore. Il
primo aspetto - ha spiegato Rosolen - è il passaggio alla
didattica digitale integrata, modello che contempla le lezioni a
distanza senza escludere quelle in presenza".
"Stiamo andando verso un utilizzo sistematico dei dispositivi
digitali anche a scuola, per consentire ad alunni e insegnanti di
maneggiare nuovi modelli formativi con maggiore dimestichezza
anche da casa. Naturalmente - ha precisato l'assessore regionale
- la speranza è che tutte le classi possano proseguire nel loro
ciclo di lezioni in presenza, ma è doveroso farci trovare pronti
nel caso - non remoto - di cambi di rotta dovuti all'evoluzione
della pandemia. Spetta a noi dare indicazioni e coordinare,
assieme all'Usr e agli Uffici scolastici provinciali, il
passaggio e il potenziamento della ddi".
"Il passaggio chiave è legato ai trasporti - ha aggiunto Rosolen
-. Mercoledì è previsto un ulteriore incontro con l'assessore
competente per valutare se e come potenziare l'offerta e rendere
il piano coerente con le esigenze di famiglie e scuole. L'ultimo
Dpcm concede ampi margini alla discrezionalità interpretativa:
come istituzioni, cerchiamo di dare una lettura univoca e chiara.
Faremo contestualmente un monitoraggio negli istituti affinché
verifichino quali sono le richieste delle famiglie per consentire
ai ragazzi di studiare da casa. Faremo tesoro dell'esperienze
della scorsa primavera e daremo risposta a eventuali lacune
residue".
"Abbiamo scelto di non toccare le materne, le elementari e le
medie. Sappiamo quanto siano preziosi il contatto, il confronto,
l'aggregazione nel processo di crescita dei bambini e degli
adolescenti. Siamo consapevoli di quanto, al netto dei Dpcm, la
psiche sia delicata e necessiti della massima attenzione e della
massima sensibilità da parte delle istituzioni. L'obiettivo - ha
sottolineato l'esponente della Giunta regionale in conclusione -
è la sicurezza e non intendiamo cedere alcuna quota di libertà
non necessaria. Serve davvero la massima responsabilità da parte
di tutti per scongiurare il rischio che una o più generazioni
paghino un conto salatissimo senza avere alcuna colpa".
ARC/RT/ma