Strade, che dolor

buonasera

la mia segnalazione è diretta a sottolinerae la situazione della nostra "povera" viabilità ed ai progetti dell'amministrazione Cosolini,

in questi giorni mi è capitato di leggere l'esito del bando di concorso d'idee (sponsorizzato addirittura da Sgarbi) per la riapertura dell'ultimo tratto di canal grande. dire che sono rimasta allibita è poco, ma si sa le scelte politiche di tipo progettuale non sono sindacabili, pur tuttavia ritengo che un piccolo contributo lo possa dare anche io.

il paventato progetto di riapertura del canale costerebbe, secondo le stime pubblicate, tra 2,5 e 7 milioni di euro e comporterebbe lunghi lavori di scavo, costosto smaltimento dei materiali rimossi e della nuova sistemazione delle rive e dei moli. mi chiedo dove sta la necessità di riaprire una specie di vasca da bagno, chiusa quasi cent'anni fa con la demolizione del centro storico della città durante i lavori di riqualificazione del periodo fascita? mi sfuggono, onestamente, quali siano gli obiettivi del progetto, forse si crede di valorizzare la facciata ottocentesca della chiesa di san antonio taumaturgo? o forse si vuole agevolare gli inzozzatori del tratto di canale esistente? o forse eliminare la pista di lancio/atterraggio dei piccioni?

caro sindaco, credo onestamente che i progetti sui quali lavorare siano ben altri, usi quel cospicuo tesoretto per mettere mano a situazioni di degrado sempre più preoccupanti che si sono in città, per prime le strade cittadine, che hanno i tappeti d'asfalto che assomigliano ad una pista di motocross, piuttosto che le vie di una citta "mitteleuropea" che ha ambizioni di guardare lontano. Proprio ieri, all'uscita superiore del comprensorio dell'ospedale psichiatrico di san giovanni, sono caduta su uno dei tanti dislivelli e fessurrazioni che a macchia di leopardo hanno contagiato tutti i rioni cittadini, nemmeno il centro si sottrae a questa situazione

beh sig. Sindaco, utlizzi quei soldi per sistemare quel che c'è senza avventurarsi in operazioni di facciata che alla fine creano più problemi che altro, Un esempio? piazza unità d'italia, la nostra piazza dove il rivestimento sembra un vecchio tappeto lercio e consumato.