Prima la vendita, poi Romairone out, la Triestina smentisce: "Stufi delle fake news"

TRIESTE - Prima la notizia della "fantomatica" vendita della società, poi l'annuncio della "rottura" con il direttore generale, Giancarlo Romairone. In tutto questo l'ennesimo striscione di contestazione e il lancio di pomodori verso il Grezar che nella storia dei "greghi" non si era quasi mai visto. Mentre l'undici di Pavanel è più ultimo che mai, i vertici della Triestina si dicono "stanchi di leggere fake news" in un momento "così delicato dove l'unica cosa che conta per noi è la salvezza". La società non ha gradito il lavoro di tuttomercatoweb, responsabile di aver diffuso le due notizie. "Ci piacerebbe dalla prossima volta - scrivono sui social - essere interpellati, per queste e altre notizie erroneamente scritte in passato, per poter almeno rispondere, collaborare e magari evitare queste perdite di tempo per noi e per tutti gli organi di stampa. Oggi la Triestina , ripetiamo, pensa solo e unicamente alla ripartenza e alla salvezza". 

Le critiche e i commenti

Sul fronte della tifoseria (parlando di social) sono in molti a non aver preso bene la comunicazione. "E invece di fare tik tok e Istagram, fate calcio e seriamente non questa pagliacciata" scrive un utente, così come un altro commento che si legge sotto il post pubblicato dalla società: "Il problema più Grande e che state prendendo per il sedere 4000 abbonati che hanno dato fiducia a una Dirigenza sconosciuta non solo da Noi ma da tutti!". Un tifoso cerca infine di gettare acqua sul fuoco: "Credo che l'impegno della società ci sia magari da lontano ma ci sia.... quindi sul fatto della vendita ero dispiaciuto. Dovreste avvicinarvi più alla città con chiarezza e con meno strafottenza..... lo dico per voi .... solo così riuscirete a conquistare Trieste....Spero che qualcuno della società lo legga questo commento ...e magari che ci rifletta".