"Vile atto verso il nonno paletta", la riflessione di un lettore
Ho letto sulle pagine del nostro quotidiano e ripreso anche dai media locali dell'atto esecrabile perpetrato ai danni di un nonno paletta che altre colpe non aveva che quella di riprendere due giovani ragazzi sorpresi più volte a non indossare la mascherina. Purtroppo come se non bastasse la cosa non si è limitata ad una sequela d'insulti ai danni di questo signore ma addirittura si è arrivati ad attendere che questi finisse di svolgere l'encomiabile servizio reso alla comunità per, una volta rimasto solo,aggredirlo questa volta non solo verbalmente ma anche fisicamente e solo l'intervento di altre persone hanno permesso di limitare i danni alla persona e mettere in fuga questi a dir poco delinquenti.(tra le varie cose nonno Paolo dovrà subire anche un intervento chirurgico....).
Per tale atto che io ritengo ingiustificabile in ogni caso e che probabilmente sarà impunito, visto il modo in cui si applicano le leggi in Italia, anche in questo caso si cercheranno le solite attenuanti dando naturalmente colpa allo stress dei giovani causa la mancata apertura delle scuole, alle istituzioni, alla pandemia e all'impossibilità di fare dello sport. Personalmente ritengo che sicuramente questa situazione che stiamo vivendo non facilita la vita a nessuno ma una grande responsabilità di questo vero e proprio degrado è dovuta soprattutto alla mancata attenzione che i genitori danno ai propri figli durante le fasi principali della loro vita prima di diventare adulti.
Perchè asserisco questo? Perchè anch'io ho una famiglia e un figlio ormai adulto e nonostante lavorassimo entrambi abbiamo sempre cercato di essere presenti nella sua vita fin dai primi istanti con i primi problemi e le prime delusioni ma sempre comunque presenti anche quando la sera stanchi dopo una giornata di lavoro sarebbe stato sicuramente più facile dargli una cassetta da vedere alla televisione piuttosto che stare con lui a giocare o a ripetere le lezioni di scuola del giorno dopo. Il risultato di tutto questo “Lavoro....” è che alla fine si è laureato in medicina e ritengo che questo sia un traguardo che non ha bisogno di commenti e che inorgoglisce non solo lui ma anche noi.
Cosa sarebbe successo se anche noi lo avessimo lasciato andare per la sua strada senza essere presenti? Forse niente o forse avrebbe potuto prendere chissà che strada e con chissà quale risultato finale ma sicuramente con questo dubbio amletico abbiamo sempre ritenuto che il compito di genitori fosse proprio quello del sacrificare anche quelle abitudine che avevamo prima del suo arrivo per uno scopo che è al disopra di ogni cosa visto che fare un figlio è una cosa piacevole ma e quello che ti aspetta dopo che fa si che uno sia o non sia un vero e buon genitore pur commettendo ugualmente tantissimi errori. Comunque concludo augurando una pronta guarigione al signor Paolo con la speranza che questi ragazzi abbiano capito d'aver sbagliato e almeno facciano un passo indietro e chiedano umilmente scusa a questa meravigliosa persona prendendosi le loro responsabilità.
Firmato: Paolo Fabricci