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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

A Trieste il piu' Basso Rischio Evasione d'Italia...(Ma Occhio alla Metodologia del Calcolo)

Fa sempre piacere vedere la nostra città in cima a classifiche positive.L'ultima è stata pubblicata oggi dal Sole 24 Ore che vede Trieste la città a più basso rischio di evasione in Italia (nella precedente classifica eravamo al 16 posto), seguita...

Fa sempre piacere vedere la nostra città in cima a classifiche positive.
L'ultima è stata pubblicata oggi dal Sole 24 Ore che vede Trieste la città a più basso rischio di evasione in Italia (nella precedente classifica eravamo al 16 posto), seguita da Milano, Bologna Forlì, Cesena ecc..
In fondo alla classifica Caserta, Agrigento, Catania e Ragusa.
Le altre tre provincie del Friuli Venezia Giulia si sono classificate al 17/o posto (Gorizia), al 19/o (Pordenone) e al 34/o (Udine).
Nella classifica per regioni, il Fvg figura al secondo posto, dopo l'Emilia Romagna; pari al terzo posto, Marche e Piemonte.
Fanalino di coda regionale, invece, sono Calabria, Sardegna, Sicilia.
Attenzione però alla metodologia di calcolo perchè l'nterpretazione di questo buon posto in classifica potrebbe passare in realtà per il fatto che nella nostra città quasi la metà degli abitanti è in pensione e buona parte della forza lavoro risiede nel pubblico, perciò rischio evasione quasi inesistente.
L'indicatore perciò ci dice che i triestini hanno un rapporto tra spese e reddito disponibile "corretto"...e nulla più.
Ma ecco la metodologia seguita dagli statistici:

Per ogni regione e ogni provincia, il punteggio dell'indicatore elaborato dal Centro studi Sintesi esprime il divario tra il livello di benessere e il reddito disponibile delle famiglie (dati Prometeia 2010), in modo da tracciare la mappa del "rischio di evasione".
L'indicatore ha come media nazionale un valore pari a 100: punteggi bassi indicano che i redditi sono tendenzialmente inferiori al tenore di vita, e quindi c'è un potenziale rischio di evasione fiscale; nel caso di punteggi superiori a 100, invece, significa che i livelli di benessere sono mediamente inferiori o in linea con il reddito.
Il benessere è stato "misurato" usando sette indicatori: consumi alimentari 2009 (istituto Tagliacarne); energia elettrica per usi domestici 2010 (Terna); consumo carburanti nella rete ordinaria 2010 (su dati Mse); auto superiori a 2mila cc (ist. Tagliacarne su dati Aci); auto circolanti (ist. Taglicarne su dati Aci); variazione % depositi bancari 2007/10 (su dati Bankitalia); abitazioni di pregio (su dati Omi).

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