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Il caso internazionale

Ricercato negli USA evade dai domiciliari e torna in Russia passando per Trieste: interviene il Ministero

Il caso di Artem Uss, affarista russo in attesa dell'estradizione negli States ed evaso di recente, diventa un caso politico. Il ministro Nordio dispone infatti un'ispezione nei confronti della Magistratura, che ha posto il 40enne ai domiciliari invece che in carcere

ROMA - Il caso di Arten Uss, uomo d'affari russo evaso dai domiciliari nel milanese e tornato in Russia dopo aver esibito documenti falsi al confine triestino, diventa un caso politico. Infatti il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha ora disposto un'ispezione relativamente alla decisione dei magistrati milanesi di porre ai domiciliari il quarantenne. La misura cautelare è stata applicata in attesa dell'estradizione negli Usa, motivo per cui il caso sta creando tensioni con gli Stati Uniti.

La storia, dall'inizio

Artem Uss è figlio del Governatore di una regione siberiana russa (una figura, a quanto si apprende, vicina a Putin), ed era stato arrestato il 17 ottobre in Italia su mandato dell'autorità di New York. Era accusato di una serie di presunti reati tra cui frode bancaria, violazione dell'embargo sul petrolio venezuelano e contrabbando di petrolio verso Cina e Russia. Come riporta Rai News, l'uomo stava scontando i domiciliari a Basiglio (Milano) quando, alla fine dello scorso mese, la Corte d'Appello ha dato il via libera all'estradizione negli Stati Uniti. Il giorno dopo Uss, secondo le indagini dei Carabinieri, avrebbe lasciato l'Italia in auto in poche ore, cambiando più auto e utilizzando documenti falsi, che gli avrebbero permesso di attraversare il confine triestino. Da lì, attraverso Slovenia e Serbia, è tornato in Russia.

Nella fuga sarebbe stato aiutato da sei o sette persone dell'est Europa, alcune già identificate e indagate. La Procura indaga anche su possibili coinvolgimenti dei servizi segreti russi. Il braccialetto elettronico non è stato ritrovato, ma quando l'allarme è arrivato alle forze dell'ordine sarebbe stato già troppo tardi. Al momento l'ispezione ordinata dal ministro vuole far chiarezza sull'operato della Magistratura e sulla scelta di porre Uss agli arresti domiciliari invece del carcere.

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