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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Viale dell' Ippodromo

Caso Abbuffata, il titolare: «Attacchino Giorgi, ma lascino stare la mia società e i nostri dipendenti»

Andrea Giovannini, socio insieme a Patrick Caroppo, chiarisce la situazione legata alla pizzeria dell'Ippodromo oggetto dell'interrogazione dell'ex sindaco Cosolini in relazione all'assessore al Commercio e Patrimonio Lorenzo Giorgi

Il caso Abbuffata, la pizzeria dell'Ippodromo di Montebello inaugurata meno di un anno fa, torna alla ribalta della cronaca per dei controlli della Polizia e Siae nel locale che l'interrogazione dell'ex sindaco e ora consigliere comunale Pd Roberto Cosolini ha associato all'assessore al Patrimonio e Commercio Lorenzo Giorgi. 

«La pizzeria è gestita dalla Gio.Ca.Gio. sas di Andrea Giovannini con rappresentante legale Patrick Caroppo. Lorenzo Giorgi non lavora all'Abbuffata! Lorenzo Giorgi non ha nessun collegamento con l'Abbuffata» ha voluto ribadire Andrea Giovannini (anche consigliere circoscrizionale per Forza Italia) in un video Facebook indirizzato principalmente a Cosolini (con tanto di "jingle" introduttivo che rimanda alla celebre "Il coccodrillo (o Cosolini) cosa fa?"). «Il blitz della Polizia non c'è stato, è stato un controllo, sicuramente forse eccessivo per la quantità di persone arrivate in locale. Non ho neanche avuto il minimo pensiero a pensare a un blitz, non sono un tecnico, ma la parola blitz l'associo alla mafia o droga, non ai controlli che la Polizia fa regolarmente in città». 

«La vicenda è chiusa. Vogliono attaccare Giorgi, lo attacchino, è in politica e ci sta. Ma lascino in pace me, la mia società, il mio socio e i miei dipendenti. Noi non abbiamo fatto nulla, nulla, nulla, di illegale - precisa Giovannini -. I 10 euro è il canone che a memoria vige da almeno 10 anni. e il presidente degli immobiliaristi ha confermato che il locale per com'era e com'è non è commercialmente appetibile; quando l'hanno dato via nessuno è venuto a chiederlo e noi abbiamo preso un locale con una gestione improponibile perchè volevamo affrontare questa vicenda insieme, io e Patrick Caroppo; lo abbiamo fatto con soldi nostri guadagnati onestamente e nessuno deve osare il condizionale per quello che abbiamo fatto». 

«Sono stufo. Non tanto per noi, ma per chi con noi collabora, i nostri dipendenti. È ora di finirla. Noi andiamo avanti, state tranquilli. Nessuno distruggerà quello che abbiamo costruito, neanche lei signor Cosolini. Se devi attaccare Giorgi attacca lui, perchè così ci finiamo di riflesso noi; avresti dovuto sapere, ragionandoci su, che con quella mozione avresti attaccato Giorgi, ma purtroppo (o per fortuna) hai beccato anche la mia azienda che non ha fatto nulla di illegale - conclude il titolare della Gio.Ca.Gio. -. Con Giorgi ho solo un'amicizia che dura da 30 anni un'amicizia vera che voi non conoscete neanche».

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