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Polizia penitenziaria / Barriera Vecchia - Città Vecchia / Piazza Unità d'Italia

La polizia penitenziaria "debutta" alla Barcolana: nuovo stand e visite educative

Organizzate visite educative per le scolaresche. Il vice comandante Peragine: "Insegniamo ai giovani il valore della libertà e del rispetto dell'altro. Alcuni di loro conoscevano bene l'ambiente carcerario"

TRIESTE - Per la prima volta la polizia penitenziaria è presente con uno stand alla Barcolana e organizza visite educative per i giovani delle scuole di Trieste. Nei giorni scorsi lo stand in piazza Unità ha infatti offerto degli incontri sulla legalità e il duplice valore del carcere, con un video dedicato. Ha incontrato gli studenti il dirigente aggiunto vice comandante Annamaria Peragine, che ha spiegato come, in gruppi eterogenei per etnia, cultura e grado d'istruzione, l'ambiente carcerario fosse già noto ad alcuni ragazzi:  "alcuni studenti conoscevano molto bene l'ambiente che descrivevo, forse qualche loro parente era già in carcere, o comunque avevano esperienze indirette in merito. Avevano anche ben chiaro il concetto di comunità per minori di 14 anni, sapevano che chi va in comunità non va in carcere"

"Il messaggio che vogliamo dare agli studenti - ha spiegato il vice comandante -, è che ad ogni azione corrisponde una reazione, anche penalmente rilevante. Rispettare regole di condotta è importante per vivere civilmente in una comunità, violare le regole commettendo reati può compromettere per sempre il proprio percorso di vita. Attraverso la cultura si acquisiscono gli strumenti per capire qul è la strada da percorrere quali sono regole da rispettare vivere civile educazione civica rispetto dell'altro. In carcere tutto è sottoposto a controllo per cui bisogna riconoscere alla libertà il valore di bene della vita, che bisogna imparare ad apprezzare e difendere".

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