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Blitz anarchico in aeroporto

Blitz degli anarchici in aeroporto per bloccare un rimpatrio

È successo nel pomeriggio di martedì 20 marzo. Non è chiaro come gli attivisti siano riusciti ad aggirare le misure di sicurezza dello scalo milanese di Malpensa. Il soggetto era stato ospitato al Cpr di Gradisca

Prima la protesta sulla pista dell’aeroporto, poi il fermo. Sono stati accompagnati negli uffici della polizia di Malpensa gli anarchici che hanno tentato di fermare l’espulsione e il rimpatrio di un cittadino marocchino nel piazzale dell’aeroporto di Milano nel pomeriggio di mercoledì 20 marzo.

I fatti

Tutto, come riporta MilanoToday, è successo intorno alle 17 quando gli attivisti della rete anarchica “No Cpr” hanno fatto irruzione all’interno del piazzale di Malpensa (non è ancora chiaro come ci siano riusciti). Una volta in pista si sono disposti attorno all’aereo della Air Maroc (AT951) che stava per decollare verso Casablanca e hanno registrato un video denunciando l’espulsione di "un compagno, prelevato dal CPR di Gradisca d’Isonzo, sedato a forza con massicce dosi di psicofarmaci e portato incatenato a Malpensa".

Sicurezza aggirata

Sono intervenute le pattuglie della polizia di frontiera di Malpensa che hanno bloccato gli attivisti. L’aereo è partito con un’ora e 20 minuti di ritardo ma senza il passeggero che avrebbe dovuto essere espulso, sbarcato per decisione del comandante. Gli attivisti sono stati accompagnati negli uffici della questura in stato di fermo. Per loro si prospetta una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio oltre ad un Daspo. Sono inoltre in corso verifiche sul sistema di sicurezza aeroportuale, aggirato dagli attivisti.

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