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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Borgo Grotta Gigante

Borgo Grotta Gigante: muore d'infarto mentre gioca a tennis

Stamattina, domenica 19 giugno, era in città per disputare un match valido per il campionato a squadre D3

Il quarantatreenne Alessandro Bianchin è morto d’infarto questa mattina attorno alle 11 mentre stava giocando una partita di tennis a Borgo Grotta Gigante. L’uomo, appartenente alla squadra tennis club Gold di Sesto al Reghena, risiedeva a Portogruaro,

Stamattina, domenica 19 giugno, era in città per disputare un match valido per il campionato a squadre D3: «La partita è iniziata alle 9 e nella prima parte del match non c'erano state avvisaglie in campo - ci spiega chi ha assistito all'intero dramma -, poi aveva lamentato un fastidio al petto alla fine del primo set, però sul punteggio di 6-2 per i triestini aveva detto che era la tensione tanto è vero che ha voluto continuare il match nonostante i suoi compagni gli avessero detto di fermarsi se non stava bene; dopo il primo gioco aveva deciso di ritirarsi perché non si sentiva di proseguire il gioco: a quel punto è iniziato il secondo match del programma e lui ha atteso 10 minuti a bordo campo per poi avviarsi verso gli spogliatoi dove dopo aver scambiato due parole con una signora responsabile del circolo presente è crollato subito a terra».

«A quel punto la signora ci ha chiamato ai campi adiacenti e ha subito allertato il 118; nel frattempo io un tennistra (avversario) e uno suo compagno sono stati con lui nell'attesa dei soccorsi: non rispondeva ai nostri richiami, però fino a pochi istanti prima dell'arrivo dei sanitari respirava affannosamente, sempre con minore forza, e dal polso si sentiva il battito; poi quando si sono sentite le sirene che arrivavano ha smesso di respirare tanto è vero che i sanitari hanno subito visto che era in arresto e per mezz'ora buona hanno cercato di rianimarlo senza però avere successo».

«I suoi compagni di squadra ci hanno riferito che aveva sostenuto la visita medico agonistica un mese fa, nella quale tra gli esami da sostenere fanno elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo, che però possono non rivelare alcune complicanze cardiache; ad ogni modo fino all'ultimo eravamo tutti lì che pensavamo si sarebbe ripreso, ma in realtà ha fatto i suoi ultimi respiri tra le nostre braccia».

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