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Cronaca

Brigantes: il veliero del '900 a restauro per il trasporto marittimo ecosostenibile

Il progetto prevede di trasportare prodotti biologici, merci organiche e di lavorazione artigianale senza emissioni

Un veliero del 1911 dal nome Brigantes, di alta qualità tecnica e storica, ritrovato in condizioni perfette per essere completamente restaurato e trasportare prodotti biologici, merci organiche e di lavorazione artigianale senza emissioni: ecco le premesse per una piccola ed al tempo stesso grande azione rivoluzionaria nel trasporto marittimo, concepita tra Italia, Austria e Germania ad opera di un team di sognatori concreti.
Il progetto verrà presentato all’Antico Caffè San Marco con questa programmazione:

-Ore 20.00 - Intervento del Gruppo da Camera del Liceo Musicale G.Carducci di Trieste.

Solisti: Irene Fiorino e Claudia Mavilia. Musiche di: Marcello - Morricone - Bizet.

-Ore 20.30 - Presentazione del progetto Brigantes: recupero di veliero mercantile per trasporto merci a vela e passeggeri.

Non sempre si pensa al fatto che la maggior parte dei nostri beni d’uso quotidiano, per esser disponibile sul mercato a prezzi competitivi, viene trasportata per lunghe distanze via mare su enormi navi container alimentate da ingenti quantitativi di combustibili fossili, contribuendo in maniera significativa alle emissioni di anidride carbonica e sostanze inquinanti in atmosfera e nei mari stessi.
La società di trasporto Brigantes Shipping Ltd., dal nome stesso della nave con la quale opererà, è fondata dai fratelli Oscar Kravina, maestro d’ascia, Daniel Kravina, imprenditore, dall’ingegnere navale tedesco Tobias Blome e dal marinaio siciliano Giuseppe Ferreri, ed intende proporre un’alternativa di trasporto merci sostenibile grazie al solo utilizzo dell’energia del vento e di quella rinnovabile autoprodotta a bordo.

Nel business plan aziendale, si legge che Brigantes Shipping Ltd. si rivolge a quegli operatori attivi nel settore della produzione di alimenti biologici e del commercio equosolidale, ai quali sinora mancava la possibilità di trasportare le proprie merci in modo coerente alla filosofia aziendale.
Sarà compito dei “Brigantes”, assieme agli altri membri della “Sail Cargo Alliance”, un’alleanza di liberi armatori e gestori di navi à a vela, avente l'obiettivo di "creare una cultura sana di trasporto che promuove la conservazione dell'ambiente per le generazioni future", colmare questa lacuna.
Una prima fase dei lavori di restauro del veliero è in via di completamento nel cantiere navale artigianale Da.Ro.Mar.Ci D’Amico di Trapani; ad essa seguirà la ricostruzione degli interni e delle sovrastrutture - per la maggior parte in legno –, la riprogettazione e ricostruzione dell’apparato velico sulla base di disegni originali dell’ epoca ed il ripristino del sistema elettrico con integrazione di fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico, turbine aerodinamiche), così da rendere la nave nuovamente operativa.

Entro la fine del 2018 Brigantes verrà completata, poi trasporterà merci tra l’America del Nord, il Sudamerica ed il Mar Mediterraneo, quali ad esempio caffè biologico, cacao, tè delle Azzorre, ed altri prodotti in base alle rotte battute ed agli sviluppi della rete commerciale del “trasportato a vela”.
Il brigantino di 30 metri di lunghezza ha difatti una stiva molto capiente, e può caricare fino a 160 tonnellate di merci.
Ma i Brigantes non sono solo alla ricerca di investitori: per la seconda fase del restauro navale, sono alla ricerca di volontari che, dalla primavera del 2018, vogliano dedicare il proprio tempo libero e competenze, condividendo un’esperienza di certo degna d’essere vissuta!
La disponibilità di posti di formazione professionale per marinai (specializzazione su grandi navi a vela) e di alloggi per passeggeri, come anche la possibilità di impiego della nave durante eventi marittimi completano l’offerta delle attività di Brigantes, e di conseguenza le entrate della società.

Il restauro della nave viene finanziato attraverso donazioni, crowdinvesting e grazie alla possibilità di acquistare azioni aziendali, diventando anche comproprietari della nave.
Delle 800 azioni messe in vendita ad un prezzo di 1000€ ciascuna, su di un totale di 1600, ne son già state vendute più 200, andando a finanziare in parallelo più di ¼ dei lavori di restauro di Brigantes.
Questo modello di finanziamento s’ispira allo storico “modello dei carati”, che vanta una lunga tradizione nel settore dei trasporti navali: molto prima che l’investimento partecipato (crowdinvesting) diventasse popolare grazie alla tecnologia all'avanguardia, si era solito suddividere i costi che acquistare o costruire una nave implicava all’interno di un gruppo di persone più o meno ampio, rendendo così l’investimento accessibile per molti, e distribuendo conseguentemente i dividendi e la co-proprietà del natante stesso.
Brigantes, oltre alle merci ed ai prodotti coerenti con la filosofia aziendale, porterà quindi nei nostri mari un messaggio di cambiamento possibile ed alla portata di chiunque voglia davvero farne parte.

Restauro

È stato eseguito e pagato circa l’80% dei lavori allo scafo in acciaio, presso il cantiere artigianale Da.Ro.Mar.Ci D’Amico di Trapani. Di imminente ultimazione le ultime opere di carpenteria metallica e pittura conservativa. Il piano finanziario si trova a pag. 10 del BP.

Crowdinvesting

Le quote societarie, dal valore di 1000 € l’una, vendute ad 12 Settembre 2017 sono di 210 su di un totale di 800.

Sostenibilità finanziaria

Idee sul possibile sviluppo della rete commerciale del “trasportato a vela”: si integra perfettamente con progetti trasporto merci sostenibile quali quelli legati alla mobilità su rotaia, alla mobilità elettrica, a progetti di recupero della trazione animale via strada o di recupero delle vie fluviali interne.
Interessante la possibilità di interagire con piattaforme digitali che ottimizzano l’efficienza dei GAS, come ad esempio L’Alveare che dice Sì (https://alvearechedicesi.it/it).
È possibile inoltre combinare il trasporto a vela con programmi educativi anche accademici (master, business school programs, teambulding etc…) per gruppi di studenti e docenti a bordo, includendo la possibilità di essere inclusi attivamente nell’esperienza complessiva del trasporto ecologico, dal produttore alla rete distributiva, sino al consumatore finale.

Il trasporto a vela è economico?

Dipende molto da chi viene interrogato sul quesito. Il trasporto di 1 Kg di caffè dal Brasile ad Amburgo in container costa circa 0,10 EUR (!). Il costo della navigazione a vela è di 20 volte maggiore. Per molti produttori forse, si potrebbe trattare di un costo aggiuntivo irragionevole, ma  per il consumatore, spendere  EUR 2.- / Kg  in più, avendo la certezza di aver contribuito ad alleviare i danni all’ambiente, semplicemente acquistando un prodotto trasportato a vela, può costituire una valida motivazione coerente ed etica. Se è economico o no, i consumatori alla fine decideranno.

«Qualche tempo fa, siamo stati contattati perché vi era l’esigenza di trasportare una partita di datteri biologici da Haifa a Chioggia; questa rotta sarebbe stata ideale per creare una crociera equosolidale con trasporto di merci incluso. Esistono tour operator specializzati in viaggi d'avventura, alla ricerca di spedizioni di questo tipo: abbinando il trasporto merci al turismo sostenibile, ed all’organizzazione di eventi a bordo, otteniamo la garanzia completa della sostenibilità finanziaria del progetto».

Il 5 Agosto 2017, il celebre brig Eye of the wind, nave gemella di Brigantes, è partito da Cagliari con destinazione Malta, in funzione di ambasciatrice del Trasporto a Vela, con un carico simbolico di prodotti sardi per il mercato maltese. Un’occasione che è stata celebrata e condivisa, diventando la prima Fiera del Trasporto a Vela del Mar Mediterraneo.
In Sardegna sono state coinvolte realtà locali quali Legambiente, SlowFood, S’atra Sardigna, Ichnusa Sailing Kermesse: è stato realizzato un mercatino di prodotti sardi affiancato alla nave, e stand con materiali informativi sulle varie iniziative dei gruppi partecipanti all’evento.
Adulti e bambini hanno avuto la possibilità di visitare la nave e partecipare al carico simbolico stesso della nave ad un momento didattico dedicato alla conoscenza del bellissimo veliero ed alla sostenibilità delle attività marittime.
L’equipaggio dell’ Eye of the wind ed i partner coinvolti hanno creato insieme un’opportunità educativa unica, finalizzata a seminare l’idea di un modo di vivere il mare rispettoso e pieno di bellezza nelle future generazioni.
Quanto sopra si è ripetuto a Malta in occasione dell’arrivo dell’Eye of the wind, nella spettacolare scenografia di Manoel Island, di fronte alla capitale Valletta , il 12 Agosto 2017.

Nell’arcipelago melitense, un insieme di partner locali ha avviato un’azione congiunta allo scopo di favorire la sostenibilità ambientale nelle aree marine prospicienti Gzira, Sliema, Msida Ta’Xbiex e Saint Julian: il trasporto di merci vela si armonizza perfettamente con la tematica dell’azione complessiva, integrandosi con una visione più ampia di grande interesse e rilievo internazionale.
La Fiera del Trasporto a Vela, per questo primo anno inaugurale, è stata incentrata su di un trasporto di merci simbolico: l’EYE OF THE WIND è a tutti gli effetti una nave da crociera, che ha messo a disposizione la stiva per questo evento, ma presto vi saranno altri velieri cargo, come BRIGANTES, pronti a solcare di nuovo il Mare Nostrum!!
Con Zotter (https://www.zotter.at/en/homepage.html),  trattative avanzate per produrre una speciale partita di cioccolata “Brigantes”: le fave verranno trasportate per noi dall’ Avontuur del Capitano Bockermann.

28nov2017. brigantes

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