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La maxi operazione

Narco sub per recuperare 200 chili di "coca", ecco cosa è successo a Capodistria

L'operazione che ha portato al maxi sequestro nell'area portuale del comune istriano è stata illustrata dalla questura slovena nella mattinata di oggi 22 marzo. I due, trovati senza documenti, non hanno saputo dare spiegazioni in merito alla loro presenza in zona. Una volta perquisita la nave sono stati trovati i pacchi già pronti. Rimangono diversi quesiti: a chi era destinato il carico? Doveva rifornire piazze di spaccio slovene oppure arrivare anche a Trieste?

CAPODISTRIA - Avevano indossato la strumentazione da sommozzatori per riuscire ad avvicinarsi al mercantile proveniente dal Sudmerica e prelevare il carico di oltre 200 chilogrammi di cocaina nascosto nel vano per le acque di zavorra. Un cittadino albanese di 41 anni e un brasiliano di 36 sono stati arrestati dalla polizia di Capodistria nell'ambito dell'operazione che ha portato al sequestro, all'interno del porto istriano, di un quantitativo di polvere bianca che, una volta immesso sulle piazze di spaccio, avrebbe potuto fruttare una cifra tra i 9 e i 32 milioni di euro. L'episodio, già emerso sulle pagine dei giornali locali nei giorni scorsi e diffuso da Tv Koper, è stato dettagliamente spiegato dagli investigatori sloveni nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Capodistria questa mattina. 

La segnalazione

Il tutto parte da una segnalazione che arriva al centro operativo della questura di Capodistria nella mattina del 14 marzo. Ad informare gli investigatori è il servizio di sicurezza portuale. L'area in cui vengono segnalati i due sommozzatori è quella di Sermin, a nord della città istriana. Una volta giunti sul posto, gli agenti di polizia hanno individuato e fermato i due sommozzatori. Entrambi non avevano con sé documenti d'idendità e, per questo, sono stati portati in questura dove, in occasione dell'interrogatorio, non hanno potuto spiegare le ragioni della loro presenza nell'area portuale. Il comportamento è sembrato quindi sospetto e la polizia ha dato vita ad una ispezione subacquea della zona portuale dove erano stati individuati i due stranieri.  

L'operazione

L'operazione ha portato quindi al rinvenimento del carico di cocaina. Oltre 200 chilogrammi di polvere bianca e già confenzionati in diversi pacchi. Dopo la scoperta del carico, i due sono stati arrestati e condotti davanti al gip, dove è stato convalidato il fermo. La questura di Capodistria è al lavoro su possibili ed ulteriori sviluppi della vicenda. Sono molte, infatti, le domande che gli investigatori si pongono davanti al maxi sequestro di sostanza stupefacente. A chi era destinato il carico? La cocaina doveva essere poi spacciata solo in Slovenia o avrebbe potuto rifornire anche la piazza di spaccio di Trieste? Chi sono i mandanti dell'operazione e le persone interessate dall'affare milionario? Ci sono rapporti tra il carico sequestrato a Capodistria e la criminalità organizzata sudamericana? Infine, è possibile che il sequestro sia parte di una operazione molto più vasta, sulla scia di ciò che la Procura di Trieste aveva portato avanti nell'indagine (grazie ad infiltrati e a carichi controllati) e che aveva successivamente condotto al sequestro di quattro tonnelate di cocaina? 

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