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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

“Caso” illuminazione pubblica: i sindacati scrivono al Prefetto

Davoli (Uiltec Uil): chiediamo al Prefetto di verificare la procedura adottata in consiglio comunale, con le commissioni secretate che hanno impedito il confronto su un tema così delicato”

La querelle relativa alla concessione del servizio di illuminazione pubblica del Comune di Trieste finisce all’attenzione del Prefetto di Trieste. I sindacati di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil e Fiadel hanno indirizzato ieri una lettera al Prefetto Valerio Valenti per segnalare la mancata pubblicità dell’attività delle commissioni e del Consiglio Comunale prevista dalla normativa sulla trasparenza. 

La missiva è stata spedita dopo che il consiglio comunale, ascoltate le perplessità sollevate dalle sigle sindacali dei lavoratori Acegasapsamga sulla procedura, ha deciso di procedere comunque a porte chiuse e ha approvato a maggioranza la delibera di affidamento della gara con la formula del project financing. 

“Ribadiamo la nostra contrarietà a fronte di una procedura opaca in merito alla concessione della gestione del servizio, su cui si è già espresso anche il Tar – spiega Massimiliano Davoli, della segreteria regionale della UILTEC UIL FVG -. Con la lettera chiediamo al Prefetto di verificare la correttezza della procedura che è stata adottata dal consiglio comunale, con le riunioni delle commissioni secretate che hanno di fatto impedito il confronto su un tema così delicato che riguarda la fornitura di un servizio importante per la cittadinanza e il destino professionale di decine di lavoratori. Temiamo che questa mancata trasparenza possa originare ulteriori ricorsi che non gioveranno né ai cittadini né tantomeno ai lavoratori”. 

Con la missiva, i sindacati fanno appello al Prefetto affinché si faccia “garante di una corretta applicazione delle vigenti normative sulla trasparenza della pubblica amministrazione” nonché del Regolamento del Consiglio Comunale secondo il quale l’articolo 26 non fa pertanto cenno alla “segretezza” delle sedute delle Commissioni.

Riteniamo non sia previsto il vincolo della “riservatezza” per i lavori delle Commissioni Consiliari. Sarebbe quindi onere dell’amministrazione (dirigenti e assessori) decidere quali dati comunicare ai membri della commissione (assumendosene la responsabilità) e non ribaltare sui consiglieri il vincolo della riservatezza.

Nell’audizione in Consiglio Comunale, la Uiltec ha  affrontato ieri anche la questione nazionale relativa all’articolo 177 del cosiddetto codice degli appalti che obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività oggetto di concessione, anche nei casi in cui le attività vengano svolte direttamente dal proprio personale, destrutturando così un servizio essenziale e fondamentale per l’intero Paese, oltre a mettere a forte rischio decine di migliaia di posti di lavoro. Per questo motivo Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero generale nazionale per i settori elettrico e gas-acqua per il 30 giugno 2021, per quale ci auspichiamo la massima adesione da parte dei lavoratori.

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