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Sfruttamento della prostituzione / Barcola - Gretta / Viale Miramare

Centro massaggi a "luci rosse" in viale Miramare: la 45enne patteggia, pena sospesa

L'imputata ha patteggiato prima del rinvio a giudizio un anno e 5 mesi con la condizionale e circa 2mila euro di multa. Dissequestrato il centro. In gennaio l'udienza per la donna che gestiva il centro massaggi in via Rapicio

Ha patteggiato un anno e cinque mesi di reclusione con pena sospesa H. M., la 45enne di nazionalità cinese accusata di sfruttamento della prostituzione nell’ex centro massaggi di viale Miramare lo scorso marzo. Le giovani connazionali, come emerso dalle indagini, venivano indotte ad offrire ai clienti anche pratiche sessuali oltre ai massaggi, lavorando ininterrottamente per tutta la giornata e percependo compensi irrisori.

Il patteggiamento è stato chiesto prima del rinvio a giudizio e la pena, con il beneficio della condizionale e non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, è stata concordata con il Gip Marco Casavecchia, a conclusione delle indagini dirette dal Pm Federico Frezza. H.M. dovrà inoltre pagare una sanzione di 2.200 euro. L’immobile, grazie anche alla risoluzione consensuale del contratto di locazione, è stato dissequestrato e potrà a breve tornare nella disponibilità del proprietario (un'agenzia immobiliare).

Così il legale difensore della donna, l’avvocato Achille D’Alessandro: “Considerata l’ampia forbice edittale prevista dalla Legge Merlin e dalle circostanze aggravanti specifiche applicabili anche al presente caso, è prevalso l’interesse dell’imputata, incensurata, a beneficiare della sospensione della pena, relativamente contenuta, e della non menzione; la celere definizione del processo ha altresì permesso alla proprietà dei muri del 
centro massaggi, con la quale l’imputata ha collaborato, di rientrare nel pieno possesso dell’immobile, rimasto sotto sequestro durante i mesi trascorsi”

Contestualmente è stata fissata per il 26 gennaio prossimo l’udienza per Y.Y., 40enne connazionale di H.M. e imputata, insieme al marito J.H., per la stessa tipologia di reato in un centro massaggi in via Rapicio. 

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