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Cronaca

Il Comune di Trieste dice "addio" a Banca Etica

Il voto arrivato in tarda serata ieri. La quota di partecipazione ammontava a 13mila euro. "Scontro" Cason-opposizione. La maggioranza:"ideologica". L'opposizione: "simbolica". Forza Italia astenuta nella votazione. Una vicenda discussa da mesi

Il consiglio comunale ha votato l'uscita del Comune di Trieste in Banca Etica. La discussione si è protratta ieri sera fino a tardi. Il Comune di Trieste aveva partecipazioni nella sopracitata banca per 13mila euro, una cifra a detta dell'opposizione simbolica, ideologica nel caso dell'opinione della maggioranza.

Per i consiglieri di opposizione, Fabiana Martini ha affermato la contrarietà del Partito Democratico rispetto all'uscita, confermando la volontà di "non sottrarre risorse che potrebbero essere investite sul territorio in maniera proficua. Togliere questi 13mila euro significa sottrarre 13mila alla comunità". "Spiace constatare - ha aggiunto la Martini - che le posizioni ideologiche e pregiudiziali di molti consiglieri che hanno votato in maniera contraria determinando la non approvazione della delibera che proponeva di mantenere la partecipazione societaria del Comune in Banca Etica abbiano decretato non la sconfitta dei proponenti ma del territorio, a cui saranno sottratte delle risorse, sebbene esigue: infatti più è grande il capitale sociale di Banca Etica più aumenta la capacità di Banca Etica di dare credito a progetti che mettono al centro la persona, tutelano l’ambiente e fanno crescere la comunità. Peccato davvero".

Forza Italia

Cason (Lista Dipiazza): "Ai cittadini di Trieste non interessa nulla della partecipazione del Comune in Banca Etica, interessa che i soldi del Comune vengano investiti nel sociale, ma non posso accettare che un capitale sociale venga utilizzato per finalità improprie. La scelta del Comune all'epoca fu ideologica e questo non è accettabile". 

Cinque Stelle

Paolo Menis dei Cinque Stelle è intervenuto nella discussione. "Siamo da luglio che discutiamo di 13mila euro di partecipazione del Comune di Trieste all'interno di Banca Etica. Noi chiediamo di non vendere, il direttore generale dovrà indire un'asta per vendere 13mila euro di azioni di Banca Etica. A quanto ammonterebbe il costo a carico del Comune di Trieste per uscire da Banca Etica? Se non volete discutere dal punto di vista ideologico fateci almeno il piacere di discutere dal punto di vista economico". 

Il voto 

Il voto ha visto 13 sì, 17 no e sei astenuti. Il Comune esce dalla partecipazione in Banca Etica. La palla passa ora a Santi Terranova, segretario generale del Comune di Trieste, e agli uffici competenti per stabilire le operazioni da fare e i relativi costi a carico della collettività, di una vicenda durata parecchi mesi. 

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