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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Tuiach preso a manganellate dalla Polizia a Rimini

"Non ce l'ho con i poliziotti, hanno fatto il loro lavoro" scrive il consigliere comunale di estrema destra su facebook dopo aver preso parte ad una manifestazione neofascista a Rimini. "Non posso credere che chi vuole difendere la legalità viene picchiato e chi si fa chiamare democratico possa fare il prepotente"

Il "camerata" Fabio Tuiach preso a manganellate dalla Polizia a Rimini durante una manifestazione neofascista organizzata da Forza Nuova. La notizia rimbalza naturalmente via social e arriva in redazione. Fabio Tuiach, ex consigliere della Lega - con ancora qualche simpatia a livello nazionale verso il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini - ed ora nelle fila del movimento neofascista di Forza Nuova, entrato grazie al suo cambio di casacca in consiglio comunale, denuncia l'accaduto su facebook. Il bilancio finale parla di tre agenti feriti. 

Il post 

"Per me è stata una grandissima delusione non poter parlare nella piazza che a Rimini la Prefettura aveva assegnato a Forza Nuova per la manifestazione" scrive Tuiach. "Avevamo l'autorizzazione della prefettura - nuovamente - per parlare della violenza che alcune donne avevano subito da immigrati ma la piazza era già occupata dai centri sociali. L'incredibile - continua Tuiach - è successo: invece che mandare via loro [...] hanno mandato via noi all'improvviso nel peggiore dei modi e così sono stato preso a manganellate senza motivo. Non mi era mai successo in vita mia e sono molto deluso". "Sia chiaro - spiega Tuiach - non ce l'ho con i poliziotti che hanno fatto il loro lavoro ma con chi ha dato l'ordine di colpirci e mi ha fatto credere che la democrazia è una farsa. Sinceramente ho ancora speranza che con Salvini ministro dell'Interno, più volte perseguitato dai centri sociali, la situazione migliori per chi prova solo a manifestare per voler vedere la protezione dei più deboli. Non ci posso ancora credere che chi vuole difendere la legalità viene picchiato e chi si fa chiamare democratico possa fare il prepotente. Sia chiaro, non ho assolutamente risposto per senso civico e della giustizia, non è proprio nel mio carattere. Mi rifarò sul ring alla mia prima difesa del titolo". 

L'esposizione mediatica

Forza Nuova cerca consensi e lo si capisce, i modi non sono tanto diversi dagli altri partiti. In La versione di Barney, Mordecai Richler racconta di quando venivano organizzati appositamente alcuni gesti violenti contro la comunità ebraica canadese affinché si potesse far leva sulla pietas e sul dispiacere, abbassando le difese di chi avrebbe dovuto finanziare progetti importanti. Sempre e solo Machiavelli. Adesso questo caso di Forza Nuova non  è avvicinabile a Richler - no, evidentemente non lo può essere - ma si sa, un po' di esposizione mediatica alla lunga può risultare decisiva, quando si vive in campagna elettorale. Se la fiducia riposta in facebook diventa quasi biblica, allora sì che siamo portati a credere a tutto. 

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