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I due fronti

Galleria del carso, dai danni ambientali ai minuti guadagnati: il progetto divide ancora

Nel corso dell'audizione di giovedì in consiglio regionale, Rfi ha dettagliato l'ipotesi prevista dal suo piano finalizzata a velocizzare la tratta Trieste-Venezia. Il progetto divide la giunta regionale e non solo

Comincia a far discutere la galleria del carso destinata a velocizzare il tratto Trieste-Venezia, ipotizzata nel piano Rfi presentato nel corso dell'audizione di giovedì in consiglio regionale. La galleria sorgerebbe fra Ronchi e Aurisina e al momento avrebbe il via libera solo dalla Lega. Come riportato da Tgr Rai Fvg, l'impegno economico è di due miliardi che comprenderebbero anche la risistemazione dei binari, le modifiche al tracciato e gli adeguamenti tecnologici per risparmiare fra i 10 e i 20 minuti fra Trieste e Venezia. Sul tema l'Assessore Scoccimarro ha espresso perplessità e ha invitato ad attendere il progetto di Rfi, ricordando che quello del 2013 era già stato bocciato. "Siamo a favore del progresso perseguendo l'ambientalismo dal volto umano che coniuga lo sviluppo tecnologico e il progresso con la tutela dell'ambiente" ha dichiarato.

“Rilevo forti criticità su quest’opera" ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Giuseppe Nicoli  evidenziando la necessità di istituire un tavolo di confronto permanente tra Rfi, Regione e Comuni. “Sentito il polso al territorio – ha aggiunto Nicoli in merito al progetto di velocizzazione -, ci sono forti contrarietà o perplessità rispetto alla parte che interessa l’ambiente carsico, molto delicato. Le soluzioni si possono trovare, ma a oggi non c’è stata evidenza di tutto ciò, anche per il fatto che a seguito di alcune sollecitazioni rivolte all’assessore da quest’aula, il territorio si è mosso poco”.

Per il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti (Pd) l'ipotesi di una galleria nel Carso è "nefasta". "Il primo nodo da sciogliere con Rfi e con Pizzimenti - ha aggiunto - riguarda la galleria che sventrerebbe il Carso, opera che ci vede assolutamente contrari. Di questo progetto, a oggi non si sa nulla, ma ci aspettiamo che la Giunta Fedriga ascolti i territori e si esprima chiaramente per il no".

“L’idea quantomeno bizzarra di scavare una galleria ferroviaria di decine di chilometri nel ventre del Carso tra Ronchi ed Aurisina ricorda molto la fenomenologia dei fiumi carsici: all’improvviso scompare per riaffiorare nuovamente ogni qualvolta le ex Ferrovie dello Stato si mettono a narrare i loro progetti per il futuro" ha dichiarato il consigliere regionale della Slovenska skupnost Igor Gabrovec. "Va ricordato che le comunità locali così come le amministrazioni comunali hanno negli anni sempre espresso il loro parere contrario a tale progetto, motivandolo con argomenti di natura geomorfologica ed economici. Il fronte di un recupero in termini di tempi di percorrenza nell’ordine di poco più di cinque minuti si andrebbe a intraprendere lo scavo di una galleria del costo stimato in quasi un miliardo di euro. Per guadagnare, sottolineo, pochi minuti. Fatto il conto della serva si parla di un centinaio di milioni di euro per ogni minuto di percorrenza recuperato. Non meno grave il danno ambientale. Un traforo di decine di chilometri in un’area contraddistinta da innumerevoli cavità conosciute ed altre ancora celate".

Anche Sara Vito, responsabile Ambiente Pd Fvg e già assessore regionale all’Ambiente nella precedente giunta, è intervenuta sulla questione chiedendo all'assessore all'Ambiente Scoccimarro di far prevalere "la posizione di maggior tutela per il patrimonio ambientale di inestimabile valore del Carso, e la faccia condividere anche all’assessore Pizzimenti. E su partite di questo peso il presidente Fedriga si deve spendere con chiarezza a Roma". "In merito a una progettualità del tutto analoga - aggiunge Vito -, l’amministrazione regionale di centrosinistra, a partire dal suo vertice, aveva espresso un chiaro ‘no’ alla realizzazione di una galleria nel Carso tra Monfalcone e Trieste"

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