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Cronaca

"Lutto cittadino": manifesti Tlt per i 62 anni di Trieste in Italia

Polemiche su Facebook per l'approvazione da parte di Esatto che però «non può "censurare" a meno di manifesti che comportino reati»

Domani, 26 ottobre 2016, a Trieste verrà ricordato il ritorno della città in italia (26 ottobre 1954), con tanto di presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'alzabandiera solenne di piazza Unità. Però per qualcuno questa giornata di festa in realtà è di "Lutto cittadino".

Si tratta di una provocazione della Federazione per l'indipendenza del Territorio libero di Trieste che ha tappezzato diverse zone della città con manifesti appunto "a lutto". 

Sui social è subito nata una polemica, in particolare in merito al timbro che l'Esatto, l'ente partecipato dal Comune che autorizza le affissioni, avrebbe posto sui manifesti "certificandoli": «Esatto deve autorizzare le affissioni - spiega l'assessore con delega ai rapporti con le partecipate Maurizio Bucci -, può negarle solo in caso di reato (per esempio un manifesto a favore del fascismo non potrebbe essere affisso perchè c'è una legge che condanna l'apologia del fascismo). Ovviamente in ogni caso chi appende il manifesto è responsabile del contenuto. In questo caso, senza entrare nel merito dei manifesti, Esatto non ha ravvisato un reato e quindi ne ha autorizzato l'affissione».

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