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Il ricordo

Un mese senza Luciano Scozzai, Trieste ricorda il poliziotto 'infiltrato'

La messa di suffragio verrà celebrata sabato da don Mario Vatta e don Luigi Tonon nella chiesa della Beata Vergine del Rosario in via dei Rettori

Si terrà sabato 28 maggio alle 17:30 nella chiesa della Beata Vergine del Rosario in via dei Rettori a Trieste la messa di suffragio per Luciano Scozzai. Il rito verrà celebrato da don Mario Vatta e don Luigi Tonon.

Per anni a capo della stanza 40 della squadra mobile di Trieste, Luciano Scozzai fu il primo poliziotto italiano a infiltrarsi in una organizzazione mafiosa italo-turca dopo l’approvazione del dpr 309/90 che consentì alle forze di polizia di effettuare operazioni sotto copertura per combattere il traffico di stupefacenti. Luciano fu scelto perché aveva già lavorato a missioni analoghe sia con la statunitense Dea (Drug Enforcement Administration) e sia con altre polizie europee (e in particolare con quella jugoslava, con la quale avviò una importante e duratura collaborazione). Luigi Liguori, attuale Questore di Pescara, ha così pubblicamente ricordato quell’operazione partita da Genova e durata due anni, e che portò all’arresto di 54 trafficanti: «Ci vollero mesi perché Scozzai riuscisse a entrare nel giro degli spacciatori genovesi e ne conquistasse la fiducia: costretto ad assumere sostanze stupefacenti per allontanare qualsiasi sospetto sulla propria identità, una volta finì in stato di precomatososi e si risvegliò dopo due giorni. Ma l’operazione alla fine fu un successo, portò alla luce il fitto intreccio di affari criminali tra la mafia turca e quella calabrese e introdusse un nuovo ed efficace metodo investigativo». Liguori, con queste parole, ha voluto tributare «un omaggio a un grande poliziotto, uomo coraggioso e onesto, e grande amico».

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