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Cronaca

"Oggi lavoro con mamma e papà": i bambini in Comune tra esperimenti e attività ludiche

A tutti i partecipanti -una trentina i bambini e le bambine che con i genitori hanno preso parte all'appuntamento- è stato consegnato un attestato di partecipazione a ricordo di una esperienza particolare, interessante e divertente

Anche quest'anno il Comune di Trieste ha aperto le porte ai figli e alle figlie dei propri dipendenti con l'intento di far conoscere l'ambiente in cui i genitori svolgono la loro giornata lavorativa. Promosso dal Comune di Trieste-Assessorato alle Pari opportunità,  il progetto, giunto alla sua quarta edizione, ha preso avvio nell'ottobre 2013 con l'obiettivo di far conoscere ai bambini e alle bambine i luoghi, gli spazi e le persone che abitualmente appartengono alla vita quotidiana e all'attività lavorativa di mamma e papà.

L'appuntamento in Municipio  - dov'è intervenuta la vicesindaco Fabiana Martini che ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale ai piccoli ospiti e ai genitori presenti- si svolto mercoledì 24 febbraio e ha coinvolto i bambini della scuola primaria. Dopo un 'giro' effettuato negli uffici dove lavorano i genitori, un primo gruppo di bambini (I e II classi) si è recato nella sala del Consiglio comunale dove hanno incontrato i volontari del “CoderDojo” (un movimento globale di volontari presente in 63 nazioni che insegna la programmazione ai ragazzi dai 7 ai 12 anni attraverso degli incontri rigorosamente gratuiti allo scopo di favorire l’uso di software opensource e free).  coder 2-2

Ai bambini sono stati messi a disposizione dei personal computer e, aiutati dai volontari del “CoderDojo”, hanno così potuto sperimentare direttamente divertendosi come si realizza un semplice videogioco, un filmato, un cartone animato o della musica. Come hanno spiegato i volontari del “CoderDojo”, è proprio attraverso la costruzione di questi programmi che si può capire meglio cosa “sta dietro” ai tanti dispositivi tecnologici che si utilizzano ogni giorno (console, smartphone, computer, tablet ecc.).  E' stato utilizzato anche il programma “scratch”, un linguaggio di programmazione ispirato alla teoria costruzionista dell'apprendimento e progettato per l'insegnamento della programmazione tramite primitive visive, adatto a studenti, insegnanti e genitori. Scratch prevede un approccio orientato agli oggetti e consente di elaborare storie interattive, giochi, animazioni, arte e musica.

Dopo il primo gruppo di bambini delle classi prime e seconde, il pomeriggio è proseguito con un incontro dedicato al gruppo delle classi terze, quarte e quinte sempre della scuola primaria. Anche in questo caso i bambini hanno partecipato attivamente alle attività e ai giochi proposti dal “CoderDojo”, utilizzando i pc, seguiti dai volontari e dai genitori presenti. A tutti i partecipanti -una trentina i bambini e le bambine che con i genitori hanno preso parte all'appuntamento-  è stato consegnato un attestato di partecipazione a ricordo di una esperienza particolare, interessante e divertente.

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