L'Omo Vespa diventa un musical noir
TRIESTE - La storia dell'Omo Vespa, tra storia, cronaca e leggenda, diventa un musical e si intitola "1932: La vera storia dell’Omo Vespa", a cura della Civica Orchestra di fiati “G. Verdi” – Città di Trieste. La prima rappresentazione assoluta si terrà domenica 28 gennaio alle ore 17.30 presso la Sala Luttazzi, Magazzino 26. Ideato e creato interamente da Raffaele Prestinenzi, "L'Omo Vespa" è un musical noir con testi e musiche originali, che vuole riportare sulla scena una storia che ancora oggi affascina, regalandole un finale che la vicenda reale non ha mai avuto.
“Mio nonno all’epoca aveva dieci anni” ricorda Raffaele Prestinenzi “e mi raccontava spesso di quanta paura avessero sua mamma e le sue sorelle di uscire di casa in quel periodo”. “Oltre che dalla storia” continua l’autore “sono rimasto particolarmente affascinato dalla risonanza che all’epoca aveva avuto questa vicenda”. E già, perché quel fatto di cronaca all’epoca era diventato un caso di interesse nazionale. Un mistero mai risolto quindi, quello dell’Omo Vespa, a cui fa da sfondo la Trieste a cavallo tra le due guerre, un'atmosfera ideale per l'ambientazione di un giallo noir. La storia prende il via nella notte tra il 6 e il 7 marzo 1932. Una donna, Maria Forza, dopo aver chiuso il bar che gestisce, il "Procuratie" si avvia per le strade di Trieste. Non immagina che di lì a poco un uomo, celato nell'oscurità, l'avrebbe colpita con un punteruolo. L'aggressione è strana, la ferita della donna è superficiale e Maria esclude l'ipotesi di una vendetta ai suoi danni. A Trieste e in Italia scatta una vera e propria psicosi, alla ricerca di quello che da quel momento sarebbe stato identificato come l'Uomo Vespa.
Lo spettacolo “1932: la vera storia dell’Omo Vespa” parte da qui: da una storia vera che per settimane ha riempito le pagine dei quotidiani e delle cronache cittadine, ma si prende poi la libertà di giocare con la trama, inserendo nella narrazione personaggi che raccontano di un mondo passato, della Trieste di un tempo che non c'è più. Interpreti sono Elisa Colummi, Leonardo Zannier, Anna Viola, Raffaele Prestinenzi, Daniele Trip Tripaldi e Julian Sgherla. Lo spettacolo sarà accompagnato dal vivo dalla band composta dalla pianista Eleonora Lana, la violinista Lucy Passante Spaccapietra e da Francesco Vattovaz alla batteria. I biglietti si possono acquistare in prevendita presso il Ticket Point in Galleria Rossoni, Corso Italia, 9 (biglietto intero 13,50 euro, biglietto ridotto 10,00 € per spettatori dai 5 ai 15 anni e over 65, soci e convenzionati). Si ringraziano la Regione Friuli-Venezia Giulia e la Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali per il supporto alla nostra stagione. L'evento è inserito nella rassegna "Io sono Friuli-Venezia Giulia".