Polizia di frontiera marittima, bilancio 2015: oltre 57 mila persone identificate, 305 indagati
I migranti rintracciati sono prevalentemente di nazionalità siriana, ma anche iracheni e curdo turchi, in prevalenza uomini maggiorenni, ma dall’estate scorsa si sono registrati anche casi di ritrovamento di famiglie con minori e donne, tutti che raggiungono il Porto di Trieste a bordo dei traghetti RO/RO provenienti dalla Turchia
Al termine dell’anno 2015 si può sicuramente affermare che l’Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima di Trieste, diretto dalla dott.ssa Rosanna Conte ha avuto un trend positivo, in termini di attività operativa messa in campo e dei risultati conseguiti.
Infatti, rispetto al 2014 sono state identificate circa il 20% in piu’ di persone, per un totale di 57.353, e 3975 sono stati i veicoli controllati, così come sono stati effettuati controlli di frontiera su 4480 navi, utilizzando sul territorio portuale 2708 pattuglie, impiegando il maggior numero possibile di personale nei servizi esterni, con un aumento di circa il 10% delle pattuglie in servizio esterno in ambito portuale.
Sono state indagate in stato di libertà 305 persone, ed 8 sono state arrestate a seguito di flagranza e/o in esecuzione a Ordini di arresto su disposizioni dell’Autorià Giudiziaria, più 1 persona sottoposta a fermo giudiziario, con un incremento complessivo dell’attività di polizia giudiziaria pari al 105%.
L’attuale scenario internazionale dell’area mediorientale, nonché le nuove rotte dei flussi migratori, hanno sicurament inciso sull’attività dell’Ufficio, che si ricorda essere l’unica frontiera esterna della provincia dell’area Schengen, nonché sui rintracci di migranti irregolari già a partire dall’ultimo semestre del 2014, e che nell’anno in corso ha visto un ulteriore incremento dei rintracci di circa 75% ( ad oggi 208 sono i migranti irregolari rintracciati), il 78% dei quali hanno manifestato l’intenzione di richiedere asilo politico e le cui pratiche vengono affidate al locale Ufficio Immigrazione.
I migranti rintracciati sono prevalentemente di nazionalità siriana, ma anche iracheni e curdo turchi, in prevalenza uomini maggiorenni , ma dall’estate scorsa si sono registrati anche casi di ritrovamento di famiglie con minori e donne, tutti che raggiungono il Porto di Trieste a bordo dei traghetti RO/RO provenienti dai principali porti della Turchia, occultati all’interno di semirimorchi e/o autoarticolati , con l’intenzione di raggiungere il Nord Europa ed in particolare la Germania.
Di fronte a tale esigenza operativa, sono stati predisposti servizi “ rinforzati”, con piu’ pattuglie dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima, in occasione degli arrivi delle navi Ro/Ro, provenienti prevalentemente dalla Turchia, così come anche dalla Albania e Grecia; giova rilevare come in alcune giornate si possono registrare picchi di movimentazione/ traffico all’interno del Porto Franco Nuovo di circa 1500 mezzi , siano essi trailer o rimorchi , e prevalentemente provenienti o in partenza per i porti della Turchia.
Nell’anno 2015 , si è registrato peraltro anche un aumento di traffico passeggeri ,sia dalle navi da crociera ( con 46 approdi) che per le cd. Navi Ro/Pax provenienti dalla Gracia ed Albania, sono state controllate circa 371.000 persone con un incremento del 30% rispetto lo scorso anno, così come sono stati rilasciati, dallo stesso Ufficio di Frontiera Marittima , circa 600 visti di transito ai marittimi.
L’attività svolta dall’Ufficio di Polizia di Frontiera in ambito portuale, è condotta con una collaborazione fattiva con le altre articolazioni della Polizia di Stato della provincia , ma anche con la Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e Capitaneria, così come l’Ufficio è sempre più impegnato a sovrintendere sulla cd.” Security Portuale “ , ed in particolare dopo gli attentanti terroristici di Parigi, l’Ufficio di Frontiera Marittima è incaricato ad assumere anche un ruolo di coordinamento con le altre Autorità e FF.PP , per mantenere un elevato standard di sicurezza , garantito ancor di più dal 15 Dicembre u.s. con l’invio di personale delle FF.AA. , aggregato proprio presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima .