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La polemica

Caos pronto soccorso, Asugi replica. Cominotto non si tocca, ma la tensione resta alta

Il direttore dell'Azienda Sanitaria Giuliano Isontina, Antonio Poggiana: "Non abbiamo mai abbandonato gli operatori del pronto soccorso ma pensiamo di non poter accettare quanto è stato detto”. Scontro verbale tra la dirigenza della struttura e la prima linea. Le assunzioni di Asugi, il Covid e un quadro "che non può essere semplificato in 24 ore"

TRIESTE – Franco Cominotto resta al suo posto ma l’atmosfera che tira al Pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara rimane molto tesa. Dopo la bufera innescata ieri 8 novembre dalle dichiarazioni del numero uno della prima linea e di alcuni vertici della struttura ospedaliera, Asugi corre ai ripari, conferma la vicinanza agli operatori sostenendo di “non averli mai abbandonati” e mette nero su bianco che, nonostante “ritenga riprovevole l’atteggiamento” di chi ha denunciato la situazione senza autorizzazione a parlare, nessuno verrà raggiunto da provvedimenti.

Il tira e molla tra dirigenza e veritici in prima linea

“Non approvo e non lo ritengo corretto nei confronti dell’azienda – ha detto Antonio Poggiana, direttore Asugi – ma avrei ritenuto più corretto se ci fosse stata una richiesta di informazioni”. Il riferimento è alla polemica emersa dopo le affermazioni del numero uno del pronto soccorso di Cattinara all’interno del servizio della Tgr del Friuli Venezia Giulia. In giornata lo scontro verbale tra la dirigenza e la prima linea, come da fonti di TriestePrima, c’è stato e ha portato ad un tira e molla che potrebbe vedere soluzione non prima di domattina. In occasione della conferenza stampa, dopo la diffusione dei dati con cui Asugi ha voluto replicare, Poggiana ha più volte espresso un certo dissenso nei confronti della situazione venutasi a creare. Ribadendo pieno appoggio e vicinanza ai dipendenti, il direttore ha definito “splendido” il lavoro di Franco Cominotto.

La difesa di Poggiana

Negli ultimi due anni l’azienda è stata investita di un “carico di lavoro molto impattante e per questo voglio ringraziare tutti gli operatori, ma devo dire che la complessità della gestione è data da una serie di fattori importanti”. Mancano medici e infermieri, e il Covid non ha aiutato. “La carenza a livello italiano è di cinquemila dottori e di dodicimila infermieri” ha detto Poggiana che ha puntato il dito anche contro “le politiche passate sui posti letto”. Al pronto soccorso di Cattinara, proiezione fatta da Asugi, a dicembre 2022 saranno circa 72 mila gli accessi. Dati che pesano in maniera significativa su quel comparto che, anche sulla base di alcuni presunti episodi avvenuti in pronto soccorso e che TriestePrima sta verificando, ha paventato un “colossale rischio clinico”.

"Non accettiamo quanto detto"

“Non è vero che il Covid non esiste più – ha detto Poggiana, circondato dai vertici della direzione strategica -, solo in questo periodo abbiamo poco meno di 60 posti letto occupati da pazienti con il coronavirus”. Nel dettaglio sono 38 a Cattinara, più 21 alla Rsa San Giusto. Asugi ha poi ricordato i concorsi e le assunzioni portate avanti negli ultimi anni, oltre a dare i numeri sulla struttura del pronto soccorso. Se nel dicembre del 2019 i medici erano 37 e 178 le “unità tra infermieri e oss”, al 30 settembre di quest’anno sono 41 i medici e 191 il personale infermieristico. “Abbiamo condiviso un forte coinvolgimento del personale, e li abbiamo sempre incontrati”. L’ultimo incontro risale al 4 novembre. “Pensiamo di non poter accettare quanto è stato detto” ha ribadito il direttore di Asugi, confermando una “strozzatura data da un quadro complesso e che non può essere semplificato, neanche tentando di risolvere anni di sottovalutazione in 24 ore”.

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