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Cronaca

"Croazia in Europa. Opportunita' o Rischio per Trieste ?". Alcuni Interventi di Stamattina

“Corridoio Est. L’entrata della Croazia nell’Unione Europea. Rischi ed opportunità per il nostro territorio”Questo il tema dell’Assemblea Pubblica di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Trieste, svoltasi alla Stazione Marittima...

"Corridoio Est. L'entrata della Croazia nell'Unione Europea. Rischi ed opportunità per il nostro territorio"
Questo il tema dell'Assemblea Pubblica di Confcommercio Imprese per l'Italia della provincia di Trieste, svoltasi alla Stazione Marittima.

Gli interventi:

Il primo intervento è stato quello di Antonio Paoletti, presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia della provincia di Trieste, intervistato dal giornalista Oscar Giannino, che ha effettuato una breve riflessione introduttiva sulla situazione economica attuale e sulle opportunità per il territorio derivanti dal nuovo allargamento dell'Unione Europea.

Paoletti ha poi ribadito come, l'entrata nell'UE della Croazia, debba essere un incentivo anche per la nuova amministrazione regionale, per sfruttare quelle specificità derivanti da uno Statuto Speciale, che consente ampi margini di azioni normative, da tradurre in primis in politiche atte a favorire gli investimenti.

Per il presidente di Confcommercio, infatti, significativi investimenti sul territorio generebbero fiscalità trasparente, occupazione, un rinverdimento della componente anagrafica della città, tutti fattori essenziali per ridare al capoluogo del Friuli Venezia Giulia quel ruolo che ne ha fatto per secoli un polo economico di primo piano di respiro europeo.

La tavola rotonda

Successivamente all'intervento di Antonio Paoletti, il dibattito si è sviluppato con la tavola rotonda "L'ingresso della Croazia nell'Unione Europea. Rischi ed opportunità per il nostro territorio", moderata dal giornalista Oscar Giannino.
Alla stessa hanno preso parte Paolo Berizzi, della delegazione dell'UE in Croazia, Damir Grubi?a, ambasciatore della Repubblica Croazia in Italia, Luca Laudiero, Primo Segretario e Capo dell'Ufficio Commerciale dell'Ambasciata d'Italia in Croazia, Ru?ica Gelo, direttore del Centro per l'UE della Camera dell'Economia Croata e Mirjana Turudi?, vicedirettore delle Relazioni Estere della Camera di Commercio Croata.

Paolo Berizzi, delegazione UE in Croazia e Damir Grubi?a, ambasciatore croato in Italia

Paolo Berizzi e Damir Grubi?a, nel corso del loro intervento, hanno spiegato come, l'ingresso nell'UE abbia comportato in Croazia profondi cambiamenti, a vasto raggio, sotto il profilo giuridico, economico e burocratico.

La nuova condizione di Paese comunitario, ha indotto inoltre Zagabria a porre in atto forti investimenti soprattutto per quanto concerne i collegamenti e la portualità.

Berizzi, inoltre, ha ribadito inoltre come l'ingresso nell'UE croato sia sinonimo di opportunità soprattutto per i territori immediatamente limitrofi, che, come già avvenuto in altri contesti di allargamenti dell'UE, hanno la possibilità di beneficiare delle dinamiche di crescita che caratterizzano appunto l'economia di una nazione immediatamente dopo il suo ingresso nel bacino comunitario.

Da parte sua, l'ambasciatore Grubi?a, ha posto l'accento sull'importanza della recente ratifica della nuova Regione Adriatico-Ionica.

Per Grubi?a, quest'organismo sarà occasione sia per uno sviluppo della cooperazione fra i Paesi membri dello stesso, sia per la definizione di sinergie strategiche, tese a porre il bacino adriatico-ionico in una posizione baricentrica nell'ambito delle rotte dei traffici attuali ed in quelli che si svilupperanno in futuro.

Luca Laudiero, Primo Segretario e Capo dell'Ufficio Commerciale dell'Ambasciata d'Italia in Croazia.

Luca Laudiero, dopo aver tracciato un quadro sui rapporti economici tra i due Paesi, ha illustrato strumenti ed azioni messi in campo dal Ministero degli Esteri per supportare le aziende italiane e le iniziative, poste in essere a sua volta dal governo di Zagabria, per sostenere le imprese italiane in Croazia, attraverso tre apposite agenzie di accompagnamento.

Laudiero, a questo riguardo, ha ricordato anche la nascita di un comitato, che raggruppa circa 150 aziende italiane presenti in Croazia, che ha l'obiettivo di tutelare gli interesse degli imprenditori italiani.
Laudiero inoltre ha evidenziato come, sotto il profilo finanziario e dell'accesso al credito, gli investitori italiani potrebbero essere favoriti dalla forte componente italiana (UniCredit e Banca Intesa) presente in seno al mondo bancario croato.

Ru?ica Gelo, direttore del Centro per l'UE della Camera dell'Economia Croata
Mirjana Turudi?, vicedirettore delle Relazioni Estere della Camera di Commercio Croata

L'entrata di Zagabria nell'UE, sarà occasione in primis per attrarre investitori nel Paese.
In questi ultimi anni, la Camera dell'Economia croata, nell'ottica di quest'obiettivo, ha organizzato, a beneficio delle imprese locali, una capillare campagna formativa e di informazione sulle normative che, dal 1 luglio, dovranno essere utilizzate dalle aziende in sostituzione di quelle cui si è fatto riferimento sino ad oggi.
Circa i rapporti di partneriariato, da dieci anni, l'Italia, sia in termini di import che di export, è l'interlocutore principe (18%) per quanto concerne le transazioni complessive da e per la Repubblica croata ed è, inoltre, il 7° Paese per investimenti effettuati in territorio croato.
Un'altra priorità per la Camera dell'Economia riguarda la portualità, in merito alla quale si punta a sviluppare ulteriormente il terminal di Fiume, potenziale "porta d'Europa" verso il Far East, in una chiave che però contempla forti sinergie con tutti gli scali dell'Alto Adriatico e con quello di Trieste in particolare.

Silvia Stipi? Kobali, Direttore Istituto di Investimento della Camera dell'Economia Croata

Da parte sua, Silvia Stipi? Kobali, ha illustrato le attività di supporto di cui potranno fruire gli imprenditori italiani che investiranno in Croazia, le azioni nelle quali la Camera dell'Economia Croata è stata coinvolta dal Governo di Zagabria per attrarre investimenti e le operazioni in atto per allineare il Paese, in termini di snellimento di procedure ed iter burocratici, con le tempistiche dell'UE.


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