Estorsioni a sfondo sessuale in aumento tra i giovani in Italia, non in Fvg
Criminali organizzati che adescano minorenni online chiedendo foto e video a luci rosse, che vengono poi usate per ricattare la vittima. Centinaia di casi negli ultimi mesi in Italia, poche unità in Fvg. I consigli della Polizia postale
Centinaia di segnalazioni di "sextortion" a danno degli adolescenti italiani, un aumento che non coinvolge il Fvg, dove quest'anno ne sono state registrate poche unità. Lo conferma la Polizia postale di Trieste che, tuttavia, dirama a livello nazionale una nota stampa per mettere in guardia soprattutto i minori tra i 15 e 17 anni da questa odiosa tioplogia di reato. Un fenomeno di solito rivolto al mondo adulto che, purtroppo, si sta estendendo ai ragazzi minorenni, più fragili e inesperti, attrvaerso l'adescamento tramite social network. Il malintenzionato, in genere, si finge a sua volta un ragazzo o una ragazza gentile e avvenente facendo apprezzamenti sul profilo della vittima.
Dopo un primo approccio, arrivano le richieste di video chat e di foto o video a sfondo sessuale e, una volta acquisite le immagini compromettenti, si passa al ricatto. Vengono quindi richieste somme di denaro, anche piccole, con la minaccia di diffondere il materiale a luci rosse tra amici e parenti del malcapitato/a. I ragazzi provano vergogna per questa situazione ed evitano di parlarne, soprattutto con i genitori, motivo per cui il fenomeno è sottostimato.
I consigli della Polizia Postale
· Mai cedere al ricatto pagando le somme richieste. Non smetteranno di chiedere denaro se si paga, ma anzi capiranno che hai disponibilità economica e si faranno più insistenti;
· Non bisogna vergognarsi per aver condiviso immagini intime con sconosciuti. A quella età si è curiosi e inesperti e spesso le persone che fanno queste cose sono criminali organizzati che conoscono le fragilità dei ragazzi;
· Non cancellare i messaggi scambiati con gli estorsori, non chiudere i profili social su cui ai viene contattati, ma fare gli screen shot delle conversazioni e delle minacce e del profilo dell’estorsore;
· Fare una segnalazione sul portale www.commissariatodips.it per chiedere aiuto, da soli è più difficile risolvere questo tipo di problemi;
· Parlarne con i genitori o con un adulto di fiducia, che sapranno come essere di aiuto per gestire la situazione;
· Chi ha più di 14 anni può sporgere una denuncia, anche in modo autonomo, in qualsiasi ufficio di Polizia.
Consigli per i genitori
La sextortion è un fenomeno che sta interessando un numero esponenziale di ragazzi/e in rete. Si tratta di adulti e/o organizzazioni criminali che avvicinano online gli adolescenti, li spingono in conversazioni virtuali di tipo sessuale, acquisiscono immagini e video intimi e poi richiedono somme di denaro per evitare la pubblicazione online del materiale privato.
Se ai propri figli capita qualcosa di simile:
· Non bisogna giudicare irresponsabile il loro comportamento, ma valutare che la vergogna e il senso di panico che possono provare li mettono a rischio di compiere atti impulsivi;
· Ascoltare quanto i figli racconta, acquisire con calma tutte le informazioni e rassicurarli che non sono i soli ad essere incappati in questo tipo di situazioni;
· Procurarsi gli screen shot delle conversazioni con gli estorsori e recarsi quanto prima in un ufficio di Polizia per sporgere una denuncia: la tempestività in questi casi è fondamentale per risolvere al meglio le indagini.
· Non cancellare immagini, video e non chiudere i profili social prima di aver fornito queste informazioni alla Polizia; Fare una segnalazione su www.commissariatodips.it e chiedere informazioni e supporto, se occorre.