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Cronaca

Tamaro (SAP): «È scempio chiusura presidi di polizia»

Il segretario provinciale del sindacato autonomo di polizia di Trieste, Lorenzo Tamaro, è molto critico sulla possibilità paventata di chiusura di alcuni presidi di polizia o l'accorpamento degli stessi. «Occore una seria riforma dell'apparato sicurezza che porti a parziale unificazione delle forze di polizia»

«Il SAP si opporrà a qualsiasi chiusura o accorpamento di uffici di polizia, se prima non sarà fatta una seria e vera riforma dell’intero apparato sicurezza che porti almeno ad una parziale unificazione delle forze di polizia. Invece di una riforma seria, da tempo da noi proposta e invocata, si ritorna a parlare proprio in questi giorni di tagli; questi potrebbero venire attuati dopo che la tornata elettorale appena conclusa verrà archiviata, magari nel più “tranquillo” periodo estivo. Si torna a voler “tirare la coperta corta da una parte, per scoprirne un’altra”.»

«Di esempi negativi ne abbiamo già avuti a Trieste nel recente passato, uno di questi è stato la “desertificazione” del Commissariato di Rozzol-Melara a favore di quello di San Sabba con grandi promesse mai mantenute, come quella di garantire almeno una “volante” sulle 24 ore sul vastissimo territorio dei due Commissariati. Oggi molti uffici sono in affanno, uno dei tanti esempi è il Commissariato di Opicina che negli ultimi 10 anni ha subito una diminuzione di quasi il 40% del personale. Sono gli effetti della costante e crescente carenza di un organico, che ha un’età media elevatissima, sulla soglia dei 50 anni. In Italia negli ultimi anni abbiamo già perso circa 18 mila unità solo nella Polizia di Stato ma il numero è destinato ad aumentare tanto che la forza in breve tempo potrebbe essere ridotta a circa 80 mila unità.»

«Le 2500 assunzioni tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, promessi in questi giorni dal Governo, sono solo una piccola boccata di ossigeno se si tiene conto che negli anni della “leva militare” nella sola Polizia di Stato ne venivano assunti circa 4000 all’anno. Malgrado la crescente richiesta da parte del cittadino di una maggiore sicurezza in un contesto di un aumento della criminalità, si continua a perseguire e ripresentare il progetto fallimentare delle chiusure e accorpamenti di polizia, mentre si continua solo a parlare senza dimostrare una reale volontà di accorpare gli apparati delle 7 forze di polizia; ciò invece darebbe la reale possibilità di recuperare uomini e diminuire le spese senza dover chiudere i presidi.»

«Torna quindi il rischio di depotenziare anche Trieste sotto la dicitura “accorpare e razionalizzare”, città che confina con quei Paesi tornati alla ribalta in questi tempi per la rotta Balcanica usata per l’immigrazione clandestina con i rischi connessi al terrorismo internazionale che minaccia il mondo occidentale, compresa e per niente esclusa l’Italia.  A questo scempio come SAP diciamo “no”!»

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