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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Treni dal Veneto: vagoni "vietati" ai cittadini del Friuli Venezia Giulia

17.43 - Santoro: «Non paghiamo le esigenze del Veneto: così risparmiamo 2 milioni di euro»

«Sembra che per un problema di finanziamenti, a differenza del Veneto, il Fvg non possa più avere treni regionali composti da più di sei carrozze - spiega Valentino Lorelli, Segretario generale Filt Cgil Fvg -. Per questo, con un ordine interno, la direzione del trasporto regionale di Trenitalia incarica il personale di bordo dei treni regionali di chiudere al servizio viaggiatori le carrozze oltre alla sesta sui treni regionali in transito in Fvg, regolarmente in esercizio invece in Veneto». 

«È un ulteriore colpo alla qualità del servizio offerto ai pendolari e all’immagine della nostra regione. In una fase di grave crisi che colpisce i redditi delle famiglie, soprattutto delle meno abbienti, la Filt-Cgil ribadisce l’assoluta necessità di migliorare ed estendere il trasporto collettivo, scelta che ha indubbi vantaggi sia sul piano economico e sociale che ambientale. Quali che siano le ragioni e indipendentemente dalle reponsabilità di questo stato di cose, siano esse della committenza (la Regione) o dell’appaltatore (Trenitalia), esprimiamo - conclude Lorelli - la nostra contrarietà alle direttive impartite, invitando tutti i soggetti coinvolti a trovare una corretta soluzione che non penalizzi i viaggiatori e il personale ferroviario e contribuisca a una immagine positiva del trasporto pubblico locale nella nostra regione».

«Non stiamo togliendo servizi ai nostri cittadini. Semplicemente la Regione non è tenuta a pagare servizi, ovvero carrozze, in più che servono al Veneto e non sono previste nel contratto pattuito con Trenitalia. Abbiamo la nostra autonomia e non dipendiamo dalle esigenze del Veneto, pertanto non intendiamo pagare una o due carrozze utilizzate da altri, che ci costerebbero 2 milioni di euro in più, per farle circolare semivuote nel nostro territorio regionale».

L'assessore alla mobilità del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro precisa quali sono le condizioni che determinano la composizione dei treni che svolgono il cosiddetto 'servizio condiviso' con il Veneto: «stiamo garantendo la composizione a sei carrozze che ci spetta e vogliamo evitare di pesare sulle risorse pubbliche togliendo dalle tasche dei cittadini denaro per servizi che noi non abbiamo richiesto ma che derivano da esigenze del Veneto. D'altra parte - aggiunge - non ci sono giunte segnalazioni di disservizi o di gravi disagi relativamente alla composizione delle carrozze né da parte dei pendolari né da parte di Trenitalia. Invito pertanto chi utilizza i treni condivisi a verificare che siano garantite le 6 carrozze e che sui treni vi sia un'adeguata informazione per i viaggiatori come abbiamo richiesto a Trenitalia».

«Ricordo infatti - precisa Santoro - che sulla composizione dei treni abbiamo già mosso in passato una precisa contestazione a Trenitalia dal momento che, in più casi, come accertato dalle ispezioni del personale regionale, i convogli non rispondevano alle composizioni minime definite nei termini contrattuali». Dal 2009 ad oggi la Regione spende per il servizio di trasporto pubblico locale su ferro cifre crescenti che sono passate da 36 milioni di euro del 2009 a oltre 39 del 2014.

«La finanziaria regionale - conclude Santoro - ha confermato tutti i livelli di investimento sul Tpl, senza prevedere alcun taglio nonostante le crescenti ristrettezze del bilancio. Anzi, sono stati stanziati 300.000 euro in più per garantire servizi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dall'orario estivo, come richiesto dai viaggiatori. Quello che vogliamo è pagare il giusto per i servizi concordati che servono ai nostri cittadini».

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