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Il giorno dopo la festa scudetto

Scontri alla fine di Udinese-Napoli, lo steward triestino: "Ci poteva scappare il morto"

A parlare è P. (nome di fantasia, dopo aver chiesto l'anonimato), steward di origini triestine che lavora alla Dacia Arena. "Ad un certo punto la situazione è sfuggita di mano e non si capiva più niente"

TRIESTE - "Ad un certo punto la situazione è sfuggita di mano e non si capiva più niente. Probabilmente le istituzioni, la Federazione e la Lega calcio avrebbero fatto meglio a minacciare pesanti conseguenze sul risultato". Il giorno dopo gli scontri tra tifosi del Napoli e dell'Udinese il bilancio è di una quindicina di feriti, oltre ad una raffica di reazioni in merito alla gestione dell'ordine pubblico. A bordo campo c'era anche uno steward di origini triestine che chiameremo P. (ha chiesto di rimanere anonimo). "Quando i tifosi dell'Udinese hanno iniziato a scendere in campo mi sono schivato". Il commento dei fatti (più o meno annunciati, visto che da giorni tra le tifoserie il clima era rovente) si sposta poi sui dettagli. 

Gestione dell'ordine pubblico: "Qualcuno ha grosse colpe"

"Sono stati fortunati che non è scesa tutta la curva - continua P. -, perché se l'avessero voluto non avrebbero esitato a farlo. Ci sarebbe scappato il morto". Secondo P. "era del tutto logico che avrebbero reagito alle provocazioni". Sulla gestione dell'ordine pubblico lo steward sostiene come fosse "difficile contenere migliaia di napoletani" e per questo "bisognava minacciarli prima. Il prefetto, come pure la Federazione e la Lega calcio avrebbero dovuto dire che se qualcuno fosse entrato in campo, allora si sarebbe andati incontro a conseguenze sul risultato della partita. Qualcuno invece ha grosse colpe, su questo fatto". 

Il bilancio sui feriti

Come riportano i colleghi di UdineToday, sul fronte feriti la situazione più rilevante riguarda una persona che ha riportato una frattura esposta a una gamba. È stata soccorsa direttamente dal direttore della Sores, amato De Monte, e dal coordinatore infermieristico, entrambi sul posto. Un secondo infermiere, nel frattempo, ha organizzato il trasporto in ospedale con il supporto di un'ambulanza della Croce Rossa di Udine. Le altre cinque persone sono state soccorse per traumi meno gravi (trauma cranico, trauma toracico, traumi agli arti); sono state tutte e cinque trasportate in ospedale, divise tra la struttura cittadina e il San Michele di San Daniele del Friuli. Le altre persone hanno raggiunto il pronto soccorso udinese con mezzi propri. Ieri sera due i fermi della polizia, oggi potrebbero arrivarne altri. Gli inquirenti sono al lavoro per identificare tutti i responsabili. 

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