Scoperti a Visogliano denti fossili dell'uomo di Neanderthal
Un team di studiosi guidati da Clément Zanolli dell’Università di Tolosa hanno scoperto dei denti fossili risalenti a circa 450.000 anni fa. La straordinaria scoperta riapre il dibattito sull’identità e le parentele degli antichi umani che abitavano l’Eurasia durante il Pleistocene
Denti fossili molto simili a quelli neanderthaliani ( hanno un'età di circa 450.000 anni) sono stati trovati a Visogliano da un pool di studiosi guidati da Clément Zanolli dell’Università di Tolosa. Una scoperta sensazionale che riapre il dibattito sull’identità e le parentele degli antichi umani che abitavano l’Eurasia durante il Pleistocene. Scoperte del genere, infatti, rafforzerebbero l’idea di una diversa discendenza iniziale tra gli abitanti dell’Europa del sud e quelli dell’Europa del nord dovuta, secondo gli studiosi, alle differenti condizioni climatiche.
"Possiamo collocare gli uomini di Neanderthal tra i 100mila e i 40mila anni fa – ha commentato a Indipendent il professor Zanolli – La dinastia neanderthaliana prima di quel periodo non è ben conosciuta”.
I denti sono anche visibilmente diversi dagli altri conosciuti di quell’epoca in Eurasia. Questo suggerisce che ci può essere stata una varietà di progenitori umani che popolavano la regione. “Le analisi della struttura interna della dentatura somiglia anche a quella degli antichi abitanti della Sierra di Atapuerca in Spagna, anch’essi della linea evolutiva dei Neanderthal, ritrovata nel sito di Sima de los Huesos. Questo indica che un modello morfologico dentale generalmente neanderthaliano si era preconfigurato nell’Europa Occidentale in un periodo almeno tra 430 e 450mila anni fa”, ha concluso Zanolli.