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Cronaca

"Urbi et Hort", presentato il corso gratuito per diventare contadini urbani

Prevede un corso gratuito di orticoltura biologica urbana con preparazione teorica e pratica e accompagnamento in campo

È stato presentato presso la Sala ARAC del Giardino Pubblico “M. de' Tommasini” a Trieste alla presenza degli Assessori comunali al Patrimonio, Territorio e Verde Pubblico, Andrea Dapretto, alla Pianificazione Urbana, Mobilità e Traffico,Elena Marchegiani e Tiziana Cimolino del Gruppo Urbi et Horti il nuovo percorso di formazione aperto a tutti per diventare contadini urbani. Promosso da Urbi et Horti in collaborazione con il Comune di Trieste, prevede anche quest'anno dopo il successo della passata edizione un corso gratuito di orticoltura biologica urbana con preparazione teorica e pratica e accompagnamento in campo.

Il corso ha lo scopo di fornire strumenti e metodi utili per promuovere, progettare e realizzare esperienze di agricoltura sociale a livello territoriale ed è rivolto a tutti coloro che vogliono imparare a diventare orticoltori o giardinieri urbani (anche sul proprio balcone) o sono interessati a confrontarsi con il tema dei beni comuni. Sono previste attività teoriche abbinate a momenti di confronto con esperienze già maturate, in modo da integrare acquisizione di conoscenze e capacità di fare.Il programma si articola in 4 moduli formativi di 2 ore ciascuno, per un totale di 8 ore di attività. Ogni modulo formativo consta di una o più relazioni intervallate da momenti interattivi e di scambio tra i partecipanti al corso. Sono previste lezioni pratiche che verranno concordate con i partecipanti. La docenza è affidata ad esperti nell’ambito dell'agricoltura, botanica e tutela del verde. Agli iscritti che frequenteranno almeno tre moduli verrà rilasciato un attestato di partecipazione La partecipazione al corso è gratuita e gli appuntamenti si terranno in Giardino Pubblico sala ARAC.

L'assessore Marchegiani ha illustrato lo stato dell'arte della “politica di orti sociali urbani”, attivata dal Comune di Trieste a inizio mandato attraverso la proposta di “nuove pratiche di cura e tutela attiva del territorio urbano e periurbano”. In linea con questi obiettivi, sono state concretamente attivate le prime iniziative con l’intento di riqualificare alcuni terreni patrimoniali di proprietà del Comune come luoghi “urbani” verdi di qualità contro il degrado. Tali attività, attuate di concerto con le associazioni del territorio attente alla tutela dell’ambiente, oltre a favorire la socialità e la partecipazione dei cittadini - in particolare la popolazione anziana e le famiglie -, hanno il merito di vivacizzare il tessuto sociale e partecipativo della nostra città che su questi temi si è risvegliata. Particolarmente importanti in questo senso i traguardi, anche numerici, raggiunti: tra terreni pubblici e privati, si parla infatti di 600 nuovi contadini. I cinque anni di esperienze sul campo coni gruppi hanno visto 250 persone coinvolte, l'apertura di una trentina di orti comuni, oltre 50 momenti formativi teorici con i più innovativi metodi di coltivazione (dal biologico al sinergico alla permacultura al MetodoFukuoka), 30 incontri formativi sul campo, 4 cicli di formazione pratica, corsi di formazione tra pari e corsi adattati a tutti i tipi di diverse abilità.

Tutte azioni che si sono rivelate utili a recuperare anche la manualità nelle attività connesse agli orti. Negli anni poi sono state promosse iniziative e progetti integrati con scuole, associazioni, cooperative sociali per sviluppare la cultura e la cura degli spazi verdi urbani tra i cittadini, nonché attività di terzi che promuovano l’interesse della comunità su queste tematiche. Su questo aspetto ha relazionato l'assessore Dapretto, che ha sottolineato le modifiche apportate al Regolamento del Verde del Comune di Trieste. Oltre ad aver introdotto nuove norme per l'orticoltura urbana, si sono inseriti dei capitoli che determinano la possibilità per un cittadino di prendersi cura di uno spazio verde pubblico. L'iniziativa èsostenuta da associazioni ambientaliste e di impegno civile come Legambiente, Bioest e Trieste altruista, che aiutano i cittadini a costituirsi in gruppi per poter adottare un'area del territorio urbano. Sono già stati adottati un bosco nei pressi di Cattinara, alcune aiuole cittadine, varie alberature del centro, piccoli appezzamenti verdi sotto l'area di San Giusto. Semplici cittadini hanno avuto l'occasione di mettersi in gioco con attività di giardinaggio urbano che, oltre a costituire un passatempo, diventano anche un importante momento di cura del bene comune “città”. Tiziana Cimolino, da anni promotrice di questo movimento, ha ribadito l'obiettivo dell'iniziativa: quello di rendere più belli e utilizzabili da tutti spazi, aree verdi e aiuole pubbliche, contribuendo a favorire la vivibilità cittadina. Urbi et Horti è il cappello sotto cui operano in stretta collaborazione varie associazioni che si occupano di verde, orti e socialità. Realtà attenta a mantenere una rete di comunicazione attiva e operativa tra enti pubblici (Comune, Provincia, Regione, Ass1) e associazioni e cooperative, ha riproposto anche per quest'anno una serie di incontri e favorisce l'opportunità per gli interessati diavere un orto, mettendo in contatto chi mette a disposizione le proprie braccia e quanti, disponendo di uno spazio verde non utilizzato, volessero metterlo a disposizione di altri. Una sperimentazione, ormai diventata una buona pratica quotidiana, di collaborazione e partecipazione tra pubblico e privati cittadini mediato delle associazioni impegnate nel progetto “Urbi et horti”.

Il secondo appuntamento del nuovo ciclo si incontri si terrà venerdì 1 aprile (sempre dalle 17.30 alle 19.00 nella sala Arac del giardino pubblico) e verterà sul tema “La cura e la sicurezza del patrimonio arboreo pubblico” con l'intervento di Francesco Panepinto, funzionario del Servizio Spazi Aperti e Spazi Verdi Pubblici del Comune di Trieste.

Chi volesse avvicinarsi a questa nuova comunità di contadini urbani e ottenere tutte le informazioni del caso può collegarsi con il sito della Rete Civica del Comune di Trieste https://www.comune.trieste.it, scrivere aorticomuni.trieste@gmail.com. Altre informazioni su https://urbiethorti.wordpress.com o sul profilo facebook orticomunitrieste.

Urbi et Horti è un progetto finanziato da CSV FVG in collaborazione con il Comune di Trieste e CSVFVG e le associazioni Bioest, Legambiente Trieste, AIAS, Per non subire, Comitato Pace e Convivenza Danilo Dolci, impronta Muggia, La Rete di Economia Solidale FVG.

Con cortese preghiera di pubblicazione/diffusione.

Programma:

1 aprile 2016

Ore 17.30 “La cura e la sicurezza del patrimonio arboreo pubblico” a cura di Francesco Panepinto, funzionario del Servizio Spazi Aperti e Spazi Verdi Pubblici del Comune di Trieste

8 aprile 2016

Ore 17.30 “Dagli orti a KM. 0, a quelli a impatto 0 … o quasi” a cura di Nicola Bressi dei Civici Musei Scientifici

15 aprile 2016

Ore 17.30 “Alla scoperta della foresta urbana di Trieste: presentazione della guida interattiva e laboratorio all'aperto” a cura di Pier Luigi Nimis dell'Università di Trieste

6 maggio 2016

Ore 17.30 “Il ruolo delle api nella tutela del territorio, degustazione e assaggi” a cura di Livio Dorigo , medico vterinario

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