"Bruno Chersicla, Trieste teatro d'Europa" ultimi giorni per visitare la mostra
La mostra su Bruno Chersicla a Palazzo Gopcevich sarà visitabile fino a domenica 23 agosto, con orario 10.00-17.00, nella sala “Attilio Selva”. La mostra, a ingresso libero, si intitola "Bruno Chersicla, Trieste teatro d'Europa", di cui oggi si è tenuto il finissage visto che l'inaugurazione e l'apertura sono rimaste sospese all'inizio del mese di marzo in ottemperanza alle disposizioni anti - Covid.
Il mega - graffito
Promossa dal Comune di Trieste e realizzata dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, la mostra presenta opere di Chersicla di proprietà dei Civici Musei (oltre allo “Schmidl”, il Revoltella e lo Sveviano) e del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, assieme a quelle messe a disposizione dagli eredi e da alcuni amici, per un omaggio che dedica particolare attenzione all'esperienza collettiva del mega-graffito di Piazza Unità, a vent'anni esatti dalla sua realizzazione, nonché al rapporto di Chersicla con la sua città natale sui binari del teatro e della musica.
Nel mese di marzo 2020 ricorreva il ventennale del mega-graffito dedicato a Trieste e al mito di Europa in Piazza Unità d'Italia, realizzato da Bruno Chersicla con la partecipazione di 4.572 volontari ed entrato nel Guinnes dei primati come dipinto più grande del mondo. Realizzato con l’impiego di 4 tonnellate di colore, per un’estensione di oltre 10.000 metri quadrati, il graffito - straordinario per le dimensioni, l’invenzione e le modalità di realizzazione - è ispirato al Ratto d’Europa, qui identificata (e quindi idealmente unita) alla personificazione di Trieste, trasportata dal mitologico toro. Armata di lancia alabardata, essa esprime la sua vocazione economica in qualità di porta d’Oriente, quest’ultimo evocato dalla mezzaluna e dal sol levante, all’interno di una enorme cornice azzurra dal profilo orientale, costellata dalle stelle simboliche dell’Europa Unita.
Chi era Bruno Chersicla
A Trieste Chersicla è nato il 10 ottobre 1937 ed è venuto a mancare il 3 maggio 2013. Ha sviluppato la sua poliedrica parabola creativa nei campi della pittura, della scultura, della scenografia e della musica. Protagonista assieme a Lilian Caraian, Enzo Cogno, Claudio Palcich, Nino Perizi e Miela Reina del gruppo d'avanguardia Raccordosei, realizzò scenografie e costumi per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e, trasferitosi a Milano, collaborò come scenografo con il Piccolo Teatro. Si distinse per la realizzazione delle sculture lignee policrome dette baroki, formate da sagome incastonate tra loro e trasformabili in altre forme dal fruitore. Espose nelle principali gallerie d'arte italiane e estere. Grande viaggiatore, era solito spedire dai suoi molti viaggi a amici e conoscenti cartoline da lui stesso ideate e dipinte. Nel 2009 ottenne il San Giusto d’Oro, riconoscimento dei Cronisti del Friuli Venezia Giulia a un artista che si è distinto per aver portato alto il nome di Trieste nel mondo.
Il Finissage
A seguito dell’emergenza Coronavirus, l'apertura della mostra è stata differita ai mesi estivi, e oggi (venerdì 21 agosto) si è tenuto un finissage al quale sono intervenuti tra gli altri l'Assessore comunale alla Cultura, il conservatore dello “Schmidl” Stefano Bianchi, il promotore della Mostra Dino Faraguna e Andrea Chersicla, figlio dell’artista. Nel corso dell’incontro si è reso un corale omaggio a Bruno Chersicla nel ventennale del mega-graffito di Piazza Unità, ricordando tra l’altro la magia della sua opera, capace di interagire con il suo fruitore, con sculture che devono essere toccate per assumere forme sempre nuove, nonché lo stretto rapporto dell’artista con la musica e il teatro. Non sono mancati ricordi e aneddoti più personali e umani, come quello della cerimonia di consegna del San Giusto d’Oro 2009, che vide l’artista protagonista di un discorso della durata di un’ora e 10 minuti.