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Il centenario

Basaglia compie 100 anni: gli eventi per celebrare il rivoluzionario della psichiatria

Trieste, "dove l'impossibile è diventato possibile" è la capitale delle iniziative. Presenti alla conferenza stampa Alberta Basaglia e Michele Zanetti. Previste conferenze, seminari e incontri con esperti

TRIESTE - Franco Basaglia nasceva 100 anni fa e Trieste, "dove l'impossibile è diventato possibile", è la capitale delle iniziative per celebrare il padre della rivoluzione basagliana. Il calendario, che prevede due giorni di iniziative l'11 e il 12 marzo (con eventi collaterali fino ad ottobre), è stato presentato oggi, 1 marzo, alla presenza della psichiatra Giovanna Del Giudice,  presidente di Copersamm-Conferenza per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia, che coordina le iniziative, e Alberta Basaglia. Il clou è previsto per la giornata dell’11 marzo, compleanno di Franco Basaglia, quando al teatro Miela a partire dalle ore 16 sarà presentata la riedizione degli “Scritti 1953-1980” di Franco Basaglia a cura del Saggiatore. Interverranno, oltre a Giovanna Del Giudice, Alberta Basaglia e Michele Zanetti, anche Pier Aldo Rovatti e Mario Colucci, autori delle nuove prefazioni. Seguirà un incontro seminariale coordinato da Mario Novello su “Franco Basaglia oggi: un pensiero necessario” con Anne Lovell, Benedetto Saraceno, Silva Bon, Daniele Piccione e Ota De Leonardis. Gli appuntamenti collaterali che seguiranno comprenderanno anche spettacoli teatrali con l'accademia della follia e un evento enogastronomico con la trattoria Suban.

"Basaglia parla al presente - spiega la dottoressa Del Giudice -, ha ancora molto da dire: quando abbiamo iniziato a pensare a questa ricorrenza eravamo preoccupati che eventuali celebrazioni potessero fissare il suo pensiero e la sua opera e diventare un modo per dire che abbiamo concluso, mentre abbiamo ancora tanto da fare. Basaglia ci ha regalato uno sguardo diverso sul mondo: per questo c’è da tornare a lui, rileggere i suoi libri a partire dalle contraddizioni dell’oggi. È una sfida che abbiamo voluto cogliere e che ci rende oggi orgogliosi, perché la Città (Trieste, ndr) ancora una volta ha risposto: senza la Città non ce l’avremmo fatta, allora come ora. Chiediamo di continuare a lavorare, perché le persone ai margini sono sempre di più".

Intervenuto anche Carlo Muscatello, presidente del sindacato dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, che ha ricordato l’assegnazione nel 2016 a Basaglia e alla psichiatria triestina del San Giusto d’Oro, anche per saldare un debito dovuto al mancato sostegno durante gli anni della rivoluzione. La stampa non era stata infatti benevola con lo psichiatra negli anni della sua attività, come confermato da Michele Zanetti, presidente della Provincia dal 1970 al 1977, colui che chiamò Basaglia a Trieste e sostenne la sua riforma. "Anche se la politica in questo momento sembra fare retromarcia - ha spiegato Zanetti -, l’esperienza è ancora attualissima e comunico sin d’ora che non parteciperò alla celebrazione della scomparsa di Basaglia". 

Lo psichiatra Mario Novello, vicepresidente di Copersamm, ha invitato a studiare il pensiero di Basaglia per tentare di affrontare la "crisi di oggi, che non è solo crisi della psichiatria". "E' proprio per questo - ha detto Alberta Basaglia — che abbiamo fortemente stimolato la riedizione di tutti i libri". Due le iniziative nazionali ufficiali: l’emissione di un francobollo da parte di Poste Italiane e un incontro di approfondimento a Roma promosso dalla vice presidenza della Camera dei Deputati, a ulteriore testimonianza che quella di Basaglia è una storia collettiva. 

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