Evento sull’economia del Fvg con il senatore Patuanelli
TRIESTE - Si terrà sabato 9 marzo nella Sala convegno Confindustria Alto Adriatico - Palazzo Ralli (Piazza Casali 1) alle ore 10, l'evento “Qual è la vocazione socio-economica del Friuli Venezia Giulia”, che vedrà la partecipazione del senatore Stefano Patuanelli, si pone come momento cruciale per delineare il futuro socioeconomico di una regione unica nel panorama italiano ed europeo. Situato all'estremo Nordest dell'Italia, il Friuli-Venezia Giulia rappresenta un crocevia strategico in Europa, non solo geografico ma anche economico e culturale, che si affaccia su infinite possibilità di crescita e sviluppo. In questo contesto, il focus si sposta sulla necessità di una maggiore sinergia e collaborazione tra il FVG e le regioni limitrofe con l'obiettivo di creare un polo di competitività capace di rivaleggiare con le tradizionali locomotive economiche del Nord Italia.
All’evento interverranno i consiglieri regionali FVG Diego Bernardis, Andrea Carli e Roberto Novelli, il senatore della Repubblica Stefano Patuanelli. Conclusioni Massimiliano Ciarrocchi, direttore generale di Confindustria Alto Adriatico e vicepresidente della Camera di Commercio I.A.A. della Venezia Giulia. Hanno moderato Daniele Damele (presidente Federmanager FVG) e Stefano Demartin (presidente di ManagerItalia FVG).
Daniele Damele, presidente Federmanager FVG, dichiara che “l’amministrazione regionale istituisca una cabina di regia che individui la vocazione presente e futura del FVG coinvolgendo le aziende private”.
“Chiediamo congiuntamente - così Federmanager e Manageritalia - di formalizzare la nascita di un tavolo tecnico scientifico al quale l’amministrazione regionale potrà attingere rivolgendosi a professionalità esperte e competenti in merito al futuro del tessuto socio-economico del Friuli Venezia Giulia”. È questa, in estrema sintesi, la richiesta che avanzano le due importanti realtà associative alla regione Friuli-Venezia Giulia, in merito al futuro del settore economico del territorio, anche in un’ottica di collaborazione sinergica con Veneto, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna, funzionale alla maggiore competitività del nuovo “Nordest allargato”, con Trieste come punto pivotale. Il ruolo di Trieste, in particolare, emerge con preponderanza, grazie alla sua storica vocazione di città-porto che la rende fulcro di scambi commerciali e culturali. La riflessione sull'utilizzo del porto di Trieste come leva per il rilancio economico dell'intera regione apre a scenari di sviluppo industriale e logistico di grande interesse, con implicazioni che vanno ben oltre i confini regionali.