King Jammy al Lunatico Festival, il padre della dancehall a Trieste
Il padre della dancehall internazionale sul palco del Lunatico. Dopo essersi costruito il suo proprio sound system con i soldi guadagnati costruendo amplificatori e riparando dispositivi elettronici, alla fine degli anni ’60 inizia a costruire anche attrezzature per altri sound locali. All’inizio degli anni ’70 lascia la Jamaica per trasferirsi per qualche anno in Canada, per poi tornare a Kingston nel 1976 e costruire il suo proprio studio, e pubblica le prime produzioni per “Yabby you”. Quanto Phillip Smart si trasferisce per lavorare a New York, Jammy lo sostituisce con Bunny Lee. Alla fine degli anni ’70 inizia a pubblicare le sue prime produzioni proprie, incluso l’album di debutto di Black Uhuru nel 1977.
Negli anni ’80 diventa uno dei produttori più influenti di musica dancehall. Nel 1985 pubblica la sua canzone più famosa, “Under Me Sleng Teng”, di Wayne Smith, con un piglio completamente digitale a livello ritmico. La canzona diventa guida per la nuova era “Dancehall Digital”, essendo questa la prima rhythm digitale della storia del reggae.
Le sue produzioni e i suoi sound system hanno dominato la scena reggae per il resto degli anni ’80 e primi ’90. Poi continua a lavorare come produttore, lavorando con gli artisti più riconosciuti della scena giamaicana, tra cui Sizzla.