Libertà e creatività in matematica, mercoledì colloquium SISSA con Claudio Bartocci,
Un colloquium SISSA con Claudio Bartocci, matematico e divulgatore
25 maggio 2016, 15.30
SISSA, Aula 128
Via Bonomea 265, Trieste
Nuovo appuntamento con i SISSA colloquia che questa volta vede protagonista la matematica. Claudio Bartocci, matematico dell'Università di Genova e divulgatore, propone un intervento che intreccia la matematica alla filosofia: quale ruolo hanno la creatività (e più in generale la libertà) nello studio della matematica?
Claudio Bartocci è un matematico che alla sua attività di ricerca e insegnamento universitario affianca da anni l'impegno nel rendere accessibile al pubblico dei non esperti la sua materia di studio. La matematica è una scienza formale, ovvero un formalismo (potremmo forse usare il termine "linguaggio") prodotto dall'essere umano, che è utile anche per descrivere il mondo (nelle scienze sperimentali), ma che dal mondo è, in un certo senso, indipendente. Se è un prodotto della nostra mente ne consegue anche che in questo campo vi sia ampio spazio per la libertà creativa? Non esiste una posizione unica in merito, spiega Claudio Bartocci, che proprio di libertà e creatività in matematica parlerà in occasione del prossimo appuntamento con i SISSA colloquia, che si terrà presso l'aula 128 alla SISSA, il prossimo 25 maggio, alle 15.30.
"Secondo un'idea comune ampiamente condivisa", spiega Bartocci, "non ci sarebbe in realtà spazio per la libertà in matematica". Ma, continua lo scienziato, Cantor aveva un'idea differente: nel 1883, nel suo fondamentale articolo sui numeri transfiniti, scrisse: "l'essenza della matematica si fonda esattamente sulla sua libertà". Bartocci nel suo intervento illustrerà proprio la posizione di Cantor, comparandola a quella di altri matematici e logici come Dedekind, Poincaré, Hilbert, e Carnap, introducendo anche le idee dei matematici del 20° secolo Grothendieck and Schwartz. Lo scienziato farà anche alcune considerazioni sulle questioni filosofiche sull'esistenza degli oggetti matematici e sull'applicabilità della matematica.
L'intervento, in inglese, è aperto a tutti ed è pensato per un pubblico vasto e trasversale (non richiede conoscenze approfondite di matematica).
Bio
Claudio Bartocci insegna geometria, matematica fisica e storia della matematica all'Università di Genova. Il suo lavoro di ricerca recente si concentra sugli spazi di moduli di fasci su superfici proiettive, varietà quiver, e sistemi integrabili. Si interessa anche di storia della matematica nel 19° e 20° secolo, e degli aspetti filosofici delle relazioni fra geometria e fisica. Fra le sue pubblicazioni: Fourier-Mukai and Nham trasforms in geometry and mathematical physics (con U. Bruzzo e D. Hernández Ruipérez, Birkhäuser 2009), Una piramide di problemi (Raffaello Cortina 2012) e il più recente Dimostrare l'impossibile. La scienza inventa il mondo (Raffaello Cortina 2014).