Remo Azovino al Miela: concerto pianistico a San Valentino
TRIESTE - Arriva al Teatro Miela il 14 febbraio, giorno di San Valentino, la tappa triestina del tour di Remo Anzovino. Un viaggio tra le mille possibilità espressive e stilistiche del pianoforte, in cui il bisogno di volare diventa suono e il piano raggiunge la forza di un’orchestra. È “Don’t Forget to Fly”, l’ultimo disco dell’artista, il sesto di studio e il primo completamente piano solo della sua carriera. Si tratta dell’album strumentale più venduto in Italia.
Il tour
Il tour - organizzato da JM Production e CE Agency - partito la scorsa estate, questo inverno è arrivato nei teatri e proseguirà il suo giro nelle principali città italiane fino a marzo. Biglietti disponibili online su Vivaticket.it e alla biglietteria del teatro (dal lunedì al venerdì, dalle 17:00 alle 19:00). Remo anzovino è protagonista di progetti al confine tra musica e cinema e celebrato con il Nastro D'Argento 2019 Musica dell’Arte per le sue colonne sonore, Remo Anzovino ha collezionato oltre 30 milioni di streaming in 180 Paesi nel mondo nelle principali piattaforme digitali. Numeri che suggellano un costante consenso di pubblico e un anno ricco di soddisfazioni: dalla tournée in Giappone, dove si è esibito alla Bulgari Tower, all’Auditorium Agnelli di Tokyo e allo Spot Rag di Kyoto, fino alle due colonne sonore firmate negli ultimi mesi.
"Uomini e Dei. Le meraviglie del Museo Egizio", con la partecipazione straordinaria del Premio Oscar Jeremy Irons, e "Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione", sono le due pellicole di cui ha composto e diretto le musiche. “Don’t Forget to Fly” è un concept album nato come atto d’amore per il pianoforte il cui titolo rivela molto: non dimenticare di volare è un promemoria e un invito, nato da una frase appuntata sul taccuino dall’autore. L’uomo è progettato per volare, non deve soffocare i propri desideri. Viviamo in un momento storico in cui siamo bombardati dalle immagini. Con questo disco chiedo a chi ascolta di produrle invece di subirle, tornando a essere protagonisti della propria immaginazione.