Al Verdi di Trieste La Cenerentola di Rossini: non si è mai troppo grandi per una bella favola
E’ un’opera per sognare e un allestimento per riflettere, La Cenerentola di Gioachino Rossini che andrà in scena al Teatro Verdi di Trieste dall’8 al 16 aprile, nella messinscena della Greek National Opera di Atene.
Composta nel 1817 con gran celerità nell’arco di tre sole settimane e ispirata alla favola di Perrault, La Cenerentola di Rossini è un’opera senza tempo: prima opera comica ad essere composta dopo Il Barbiere di Siviglia porta in seno una grandissima varietà di spunti e coloriture, da quelli favolistici - a inizio e fine opera - passando per motivi tipici del teatro borghese - come i contrasti familiari e il desiderio di riscatto sociale - fino alle note di comicità e puro sentimento.
La produzione per la prima volta in Italia è firmata da giovani e affermati professionisti di nazionalità greca e qui impegnati in uno splendido lavoro d’ensemble: a partire dalla regia della giovane e talentuosaRodula Gaitanou (nata ad Atene, formatasi a Parigi, attualmente attiva a Londra), ai costumi di Alexia Theodoraki, fino alla direzione d’orchestra affidata al giovane maestro George Petrou. La scene sono ideate da Simon Corder, affermato scenografo internazionale.
La Cenerentola che portano in scena questi giovani artisti greci si presenta come una metafora: la storia a lieto fine della povera Angelina allude a quella di un paese profondamente segnato dalla crisi, impegnato in una faticosa ricerca di lieto fine. L’ambientazione nel periodo della Grande Depressione del 1929 rende più fiabesca la narrazione ma descrive con efficacia l’incertezza della Grecia oggi e la sua volontà di coltivare la speranza e il diritto a sognare delle giovani generazioni.
L’allestimento ci porta davanti e dietro le quinte di un teatro in decadenza con protagonisti che sono tutti lavoratori dello spettacolo: Angelina attrice, figlia adottiva di don Magnifico custode del teatro e padre di due ragazze attrici senza talento; Don Ramiro, che dopo anni di vita dissoluta, ritorna al teatro di famiglia per portare cambiamenti e accompagnare la storia al lieto fine.
Protagonista la catanese Josè Maria Lo Monaco, che si è esibita nei maggiori teatri italiani ed europei diretta da maestri del calibro di Muti, Pappano, Abbado, particolarmente a suo agio nel repertorio rossiniano - di recente ha interpretato il ruolo di Angelina all’Opera di Roma nella produzione firmata da Emma Dante; al suo fianco il tenore uruguagio Leonardo Ferrando, ben conosciuto a Trieste grazie all’interpretazione di Nemorino a Dicembre 2015. Completano il primo cast: Vincenzo Nizzardo nel ruolo di Don Magnifico, Lina Johnson nel ruolo di Clorinda, e per entrambe le compagnie, Fabio Previati(Dandini), Irini Karaianni (Tisbe), Filippo Polinelli (Alidoro).
Nel secondo cast Don Ramiro è interpretato da Vassilis Kavayas, Angelina da Ninon Dann, Don Magnifico da Jeroboám Tejera, mentre Rita Matos Alves è Clorinda.
Dirige la compagnia di canto, il Coro - preparato dal Maestro Fulvio Fogliazza- e l’Orchestra del Teatro Verdi il Maestro George Petrou, per la prima volta a Trieste, giovane direttore ma ormai affermato in particolare nel repertorio barocco e classico, che ha diretto oltre che ad Atene e in Grecia, anche in prestigiosi teatri europei fra cui Royal Swedish Opera, Opéra la Monnaie di Bruxelles, Nationaltheater di Mannheim, l’Opera de Nice, il Theater an der Wien di Vienna e l’Opéra National du Rhin.
Calendario:
Ven 08.04.2016 ore 20:30 TURNO A
Sab 09.04.2016 ore 20:30 TURNO C
Dom 10.04.2016 ore 16:00 TURNO D
Mar 12.04.2016 ore 20:30 TURNO B
Gio 14.04.2016 ore 20:30 TURNO E
Sab 16.04.2016 ore 16:00 TURNO S
Alternanze compagnie:
Don Ramiro (tenore): Leonardo Ferrando (8, 10, 12, 14/IV) Vassilis Kavayas (9, 16/IV)
Dandini (baritono): Fabio Previati
Don Magnifico (basso buffo): Vincenzo Nizzardo (8, 10, 12/IV), Jeroboám Tejera (9, 14, 16/IV)
Angelina (contralto): Josè Maria Lo Monaco (8, 10, 12/IV) Ninon Dann (9, 14, 16/IV)
Alidoro (basso): Filippo Polinelli
Clorinda (soprano): Lina Johnson (8, 10, 12, 14/IV), Rita Matos Alves (9, 16/IV)
Tisbe (mezzosoprano): Irini Karaianni