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Clima in Fvg, l'allarme dell'Ipcc: raddoppiati in vent'anni i giorni oltre i 30 gradi

Lo studio dell’Ipcc mostra come e perché il clima è cambiato, e come potrà farlo in futuro a seconda delle scelte che faremo in questi anni

Temperature sempre più alte e distribuzione delle piogge alterata: è quanto emerge dal primo volume del 6° Rapporto di valutazione dell’Ipcc sui cambiamenti climatici, presentato lo scorso nove agosto. Uno studio elaborato da oltre 200 autori principali, che hanno analizzato 14mila studi scientifici e che mostra come e perché il clima è cambiato, e come potrà cambiare in futuro a seconda delle scelte che faremo in questi anni.

I dati del Fvg

Il rapporto, che contempla elaborazioni climatiche realizzate dall’Osservatorio meteo di Arpa Fvg, rivela come in regione la temperatura media annua sia sempre più alta: dal 1915 al 2019 la temperatura media annua registrata è stata di 12,9°C, ma negli ultimi anni si sono spesso superato i 14°C. In pianura i giorni con una temperatura massima superiore ai 30°C sono raddoppiati: negli anni ’90 avevamo in media 30 giorni all’anno con temperature superiori ai 30°C, dal 2015 la media si è assestata sui 60 giorni l’anno. E’ inoltre cambiata, a Udine, la distibuzione delle piogge nel corso dell’anno: il mese di giugno è diventato meno piovoso, piove di più nei mesi autunnali: settembre, ottobre e novembre. Il documento conferma inoltre che è l’influenza umana a riscaldare l’atmosfera, l’oceano e le terre emerse, causando cambiamenti climatici sia nei mari che nell'atmosfera.

Si tratta di variazioni che non hanno precedenti in migliaia, se non in centinaia di migliaia di anni, e alcuni dei cambiamenti in atto, come l’innalzamento del livello del mare, sono irreversibili per centinaia o migliaia di anni. Gli effetti dei cambiamenti climatici, già importanti con un aumento delle temperature di 1,5 °C (rispetto al 1850-1900) e ancora più rilevanti se l’aumento arriverà ai 2 °C, diventeranno molto più gravi e potranno superare soglie critiche per gli ecosistemi, per le persone, la società, l’economia, se il riscaldamento globale supererà i valori stabiliti come obiettivi dall’Accordo di Parigi (1,5 °C – 2 °C). 

Soluzioni possibili

Comunque, tempestive, sostanziali e durature azioni di riduzione delle emissioni di CO2 e di altri gas climalteranti potranno limitare il cambiamento climatico. I benefici per la qualità dell’aria si vedranno rapidamente, ma ci potrebbero volere 20-30 anni perché la temperatura globale si stabilizzi. Per quanto riguarda le emissioni di sostanze climalteranti, Arpa FVG implementa l’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera e attualmente sta dando forte impulso al calcolo dell’Impronta di Carbonio da parte di enti pubblici e aziende come azione propedeutica alla diminuzione delle proprie emissioni di carbonio.

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