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2024, anno bisesto, anno funesto? Credenze popolari e tragedie nella storia

Il 2024 è un anno bisestile, ovvero con un giorno in più aggiunto nel mese di febbraio. Nella credenza popolare l'anno bisestile è un anno che porta sfortuna, scopriamo perché

"Trenta giorni a novembre, con aprile, giugno e settembre. Di 28 ce n'è uno, tutti gli altri son 31". Così recita un'antica filastrocca popolare utile per sapere quanti giorni ci siano in un mese. Vero, ma non sempre. Già, perché come accadrà questo 2024, a febbraio avremo un giorno in più, il ventinovesimo.

Quello appena iniziato infatti è un anno bisestile, ovvero con un giorno in più aggiunto nel mese di febbraio. Ma se da un lato il 2024 sarà un anno fortunato, nella credenza popolare l'anno bisestile è un anno che porta sfortuna.

Anno bisesto, anno funesto

Un antico detto popolare, infatti, recita "Anno bisesto, anno funesto". Il perché va ricercato in tempi remoti. Gli antichi romani, infatti, ritenevano che l'anno bisestile fosse un anno infausto probabilmente perché febbraio era il mese preposto ai riti dedicati ai defunti. Il 21 di quel mese si celebravano, infatti, i Feralia con cerimonie pubbliche, sacrifici e offerte sulle tombe dei defunti.

Perché ogni 4 anni

Nell'antica Roma era in vigore il calendario giuliano, ovvero un calendario basato sul ciclo delle stagioni. Questo tipo di "conteggio", rimase in uso fino al XVI secolo, quando fu sostituito dal calendario gregoriano. Nell’antica Roma il giorno in più si aggiungeva dopo quello che oggi chiamiamo 24 febbraio e che all’epoca era il sextus dies ante Calendas Martias (sesto giorno prima delle calende di marzo). Di conseguenza, il giorno in più diventò bis sextus dies, cioè “seconda volta del giorno sesto”, da cui il nostro aggettivo bisestile.

In quasi tutto il mondo oggi è in vigore il calendario gregoriano che aggiunge un giorno al mese di febbraio negli anni bisestili, ovvero ogni 4 anni. Questa "aggiunta" è necessaria perché è il calendario gregoriano è un calendario solare, ovvero misura il tempo in base al moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole. E visto che il giro completo del nostro pianeta dura precisamente 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 48 secondi è necessario aggiungere periodicamente un giorno per far coincidere il calendario con la rivoluzione terrestre. Nel 1582, papa Gregorio XIII, con il calendario gregoriano, corresse l’errore e i suoi effetti. E dal 4 ottobre di quell’anno si passò al 15.

Le tragedie degli anni bisestili

Benché credere che l'anno bisestile sia ovviamente un fatto legato alle credenze popolari, è anche vero che molte delle tragedie della storia avvennero in un anno bisestile. Solo per fare qualche esempio, il terremoto in Friuli del 1976 accadde in un anno bisestile, così come quello di Messina del 1908 o dell'Irpinia del 1980. Nel 2004 ci fu il tragico tsunami dell'Oceano indiano, nel 2020 scoppiò la pandemia del Covid-19.

Tornando indietro nel tempo, nel 1792 in Francia fu usata per la prima volta la ghigliottina e il 1912 fu l'anno in cui affondò il Titanic. Molti celebri personaggi della storia furono uccisi proprio in un anno bisestile, come ad esempio Gandhi nel 1948, Martin Luther King e Robert Kennedy nel 1968, John Lennon nel 1980.

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