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Lunedì, 29 Aprile 2024
Elezioni comunali 2016

Elezioni Trieste: guida al voto, tutti i candidati e le interviste

Vademecum per orientare gli elettori chiamati alle urne il prossimo 5 giugno

Sono 11 i candidati alla conquista della poltrona di sindaco di Trieste. Il 5 giugno sarà il primo giorno per le votazioni mentre è fissata per il 19 giugno l'eventuale data del ballottagio (in entrambe le date i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23). 

CANDIDATI

Il sindaco uscente Roberto Cosolini (sostenuto oltre che da Partito democratico, Verdi-Psi, Sinistra ecologia e libertà, Insieme per Trieste, Trieste città solidale e Slovenska skupnost) si sfiderà al candidato del centrodestra Roberto Dipiazza (sostenuto da Forza Italia, Lega Nord, Partito pensionati, Lista Dipiazza, Fratelli d'Italia e Lista Stop prima Trieste) e con Paolo Menis del Movimento 5 Stelle.

Gli altri otto aspiranti sindaci sono Iztok Furlanic (Sinistra unita), Marino Sossi (Sì-Sinistra per Trieste), Fabio Carini (Startup Trieste), Alessia Rosolen (Un'Altra Trieste Popolare), Maurizio Fogar (No Ferriera Sì Trieste), Vito Potenza (Lista Vito Potenza), Giorgio Marchesich (Fronte per l'indipendenza) e Nicola Sponza (Uniti per Trieste).

A questo link invece tutte le liste e i candidati al Consiglio comunale. 

INTERVISTE

Abbiamo rivolto undici domande ai candidati, toccando quelli che sono i temi caldi e di interesse per i cittadini: 

COME SI VOTA

La scheda porta i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al di sotto del quale sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.

L’elettore:

a) può, con un unico voto, votare per un candidato alla carica di sindaco e per una delle liste ad esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste, poste al di sotto del nominativo prescelto.  In tal caso, l’elettore esprime un voto valido sia per il candidato alla carica di sindaco sia per la lista preferita;

b) può, altresì, esprimere un voto disgiunto e cioè tracciare un segno sul rettangolo recante il nominativo di un candidato alla carica di sindaco ed un altro segno su una lista non collegata al candidato sindaco prescelto.
In tal caso, l’elettore esprime un voto valido sia per il candidato alla carica di sindaco sia per la lista preferita;

c) può tracciare un segno di voto sia sul contrassegno prescelto sia sul nominativo del candidato alla carica di sindaco, collegato alla lista votata. In questo caso, il voto si intende validamente espresso sia in favore del candidato alla carica di sindaco, sia in favore della lista ad esso collegata;

d) può tracciare un segno di voto sul nominativo del candidato alla carica di sindaco o sul rettangolo che contiene il nominativo stesso, senza segnare alcun contrassegno di lista. In tal caso, si intende validamente votato solo il candidato prescelto ed è esclusa ogni attribuzione di voto alla lista o alle liste collegate;

e) Ciascun elettore può esprimere, nelle apposite righe tracciate sulla destra di ogni contrassegno, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. 

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