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Venerdì, 26 Aprile 2024
La reazione del sindacato / Duino-Aurisina

Meran dal carcere alla Rems, il Sap: "Rischio che accada qualcosa, siamo preoccupati"

A dirlo è il segretario provinciale Lorenzo Tamaro. "Non abbiamo dubbi sui sanitari, speriamo solo che alla fine non si debbano chiamare i soccorsi, visto che quando non si è in grado di risolvere una situazione complicata si chiamano le forze dell’ordine”

TRIESTE – “Speriamo che alla fine non si debbano chiamare i soccorsi, visto che quando non si è in grado di risolvere una situazione complicata si chiamano le forze dell’ordine”. L’avvio dell’iter per trasferire Alejandro Meran dal carcere di Verona alla Rems di Aurisina preoccupa il Sap di Trieste, con il segretario provinciale Lorenzo Tamaro che fa scattare un campanello d’allarme sui rischi che l’azione potrebbe generare.

Il ministero "ordina" la riapertura

“La nostra posizione sulla sentenza di assoluzione è nota – dichiara Tamaro – e da tempo sosteniamo che il sistema vada totalmente rivisto. C’è bisogno di una seria riflessione sulla giustizia”. La struttura sanitaria di Aurisina è operativa da molto tempo ma nell’ultimo periodo è rimasta chiusa a causa dei lavori di ristrutturazione (costati quasi un milione di euro ndr). Subito dopo l’insediamento del governo Meloni, il ministero ne ha chiesto la riapertura. Una richiesta che ha messo in moto il bando di assunzione per il personale sanitario che, una volta operativa, dovrà essere insediato al suo interno.

Potrebbe metterci molto poco ad evadere, la vox populi

“Lì dentro le persone saranno trattate da professionisti sanitari su cui non nutriamo alcun dubbio– continua Tamaro -. Speriamo solo che la struttura possieda i requisiti per garantire la sicurezza sia degli operatori che della cittadinanza”. Non viene detto apertamente, ma negli ambienti di polizia serpeggia la convinta preoccupazione che Meran possa reiterare la stessa condotta violenta che aveva contraddistinto alcuni suoi comportamenti passati. Secondo la vox populi molto diffusa (anche negli ambienti della stessa questura), il killer dei due agenti potrebbe metterci molto poco ad evadere dalla Rems di Aurisina.

"Ennesimo colpo al cuore per le famiglie"

“La perizia collegiale fotografava con precisione la freddezza messa in atto da Meran quel 4 ottobre di tre anni fa - sottolinea Tamaro –. In quell’occasione il dominicano aveva pianificato la sua fuga con lucidità, così come la sua resa una volta circondato dai colleghi. Come Sap comprendiamo bene le difficoltà che questo caso porta con sé, ma siamo preoccupati per ciò che può accadere. Inoltre, la decisione di trasferirlo nella Rems di Aurisina rappresenta l’ennesimo colpo al cuore per i famigliari e per i cittadini di Trieste. Siamo speranzosi che la rivisitazione del processo (chiesto dalla Procura Generale ndr) metta il caso sui binari giusti e possa cambiare il corso della giustizia”.

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