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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Una lite furiosa, le minacce e poi la morte in casa: è giallo in viale D'Annunzio

Il corpo di Alina Trush, 43enne di origini ucraine, è stato trovato cadavere all'interno dell'appartamento al quinto piano dove abitava da anni. I vicini: "Sono volate minacce di morte, è intervenuta la polizia". Da una prima ricostruzione la morte sarebbe naturale ma alcuni interrogativi rimangono

Forse l'ultimo e drammatico episodio di una vita a tratti turbolenta, conclusasi con un epilogo che assomiglia più ad un giallo che ad una vicenda dai contorni chiari. Il corpo di Alina Trush, 43enne di origini ucraine, è stato rinvenuto nel pomeriggio di oggi 1 dicemrbe all'interno dell'appartamento al quinto piano di viale D'Annunzio 28, un complesso di condomini popolari dove viveva da qualche anno. Sul campanello di casa c'è il suo cognome, sbiadito, assieme ad un altro. A buttare giù la porta di casa sono i vigili del fuoco che, assieme ai sanitari del 118, trovano il corpo di Alina. Personale della Procura aveva tentato di recapitarle un atto giudiziario, senza fortuna. Il sospetto che potesse essere successo qualcosa negli ultimi giorni, ha attanagliato le stesse forze dell'ordine. Proprio nei giorni scorsi, infatti, la polizia era intervenuta per una lite in cui era stata coinvolta la giovane donna. Alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito una persona rivolgere delle minacce di morte, ripetute più volte, sia nei confronti di Alina che nei confronti di un vicino che aveva affermato di voler chiamare le forze dell'ordine. 

Una signora in là con gli anni si commuove, dal balcone di casa, a parlar della 43enne ucraina. Sul muretto vicino all'entrata del condominio c'è una scritta a pennarello rosso che riporta proprio il nome "Alina". Arrivano alcune testimoni ma i dettagli e le informazioni non sono precise. Le prime ricostruzioni (seppur sommarie) non parlano di una morte violenta. Sul corpo, infatti, non ci sono segni di collutazione. All'interno dell'appartamento non sarebbero state trovate tracce di sostanze stupefacenti. Nonostante non troppo evidenti, invece, alcune tracce di sangue sarebbero state individuate dentro casa. Sul posto è intervenuta la Scientifica, assieme al personale della Squadra Mobile e della Volante. In viale D'Annunzio è intervenuto anche il medico legale Fulvio Costantinides, ma non ha rilasciato dichiarazioni. E' probabile che gli investigatori vogliano vederci chiaro in questa storia, per scongiurare il rischio che si sia trattato di un possibile femminicidio o del suicidio. Tutte le ipotesi restano aperte. 

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