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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Antonio Parisi, patron della "JotAssassina": «Caro Dipiazza, ti aspetto con me sul palco!»

Antonio Parisi, leader e direttore artistico della crew della JotAssassina, in un intervista a 360 gradi: «Il Vicesindaco Fabiana Martini è un politico che rispetto molto. Movida a Trieste? Inesistente, andate in Spagna. Serve più disponibilità dei triestini verso i turisti»

È un Antonio Parisi spumeggiante e come sempre un vulcano di idee quello che abbiamo avuto modo di intervistare in un caldo pomeriggio d'estate in compagnia dell'inseparabile Merxedes Corona, una delle grandi protagoniste delle serate della JotAssassina assieme a Drakonia Inchain, Rose Victor Grey, Ladyviktoria Wiky, crew guidata proprio da Antonio. 

«L'idea è nata ormai nel lontano 2007 con un gruppo di amici - riferisce Antonio - per cui in realtà sono ben più di sette anni che facciamo queste feste (anche se attualmente appunto ricorre ufficialmente il settimo anno ndr,). Volevamo un modo per ritrovarci tutti assieme con una certa frequenza. Ma, voglio subito specificare, la feste che organizziamo non hanno unicamente uno scopo ludico, ma vogliono anche essere un momento di riflessione per la comunità (LGBT), e di prevenzione, considerando che regaliamo, tutto pagato a nostre spese, preservativi e lubrificanti per vivere la propria sessualità in massima sicurezza. Questo è un aspetto per me fondamentale che porterò sempre avanti nel corso dei prossimi anni. Già con le prime feste oltre alla comunità LGBT, si sono avvicinati anche etero ai party da noi organizzati, cosicché sono diventate gender-free o etero-friendly. Infatti non vogliamo ghettizzarci all'interno delle nostre serate ma neanche discriminare alcuno, accogliamo tutti a braccia aperta, purché a loro volta siano di mentalità aperta e non discriminino nessuno». parisi rovis-2

Nel corso degli anni Antonio si è circondato di diversi collaboratori e soprattutto di drag queen «su questo voglio dire - continua - che siamo stati i primi a portare in città oltre 7 anni fa la prima drag - l'indimenticata Lady Siphy  - ed ora siamo stati i primi in città e probabilmente in regione a far esibire anche le drag king (donne che si traversono da uomini durante gli spettacoli della Jota). Alle mie drag ho sempre lasciato grande spazio in modo che trovassero la loro giusta collocazione, la propria strada senza influenzarle, ma solo dando loro suggerimenti per crescere sia come persone sia artisticamente, visto che non è da tutti fare la drag, visto le numerose competenze tecniche e artistiche che deve avere per essere un'ottima professionista, dal ballo al canto, alla recitazione; insomma una vera e prorpia artista a 360 gradi».

Insieme ad Antonio anche Merxedes Corona, che ci racconta di aver scoperto la Jota «nel lontano 2012, visto che sono ormai 3 anni che lavoro a fianco di Antonio. Ho partecipato tra il pubblico al concorso Miss Drag (in cui era stata consegnata una scarpa da drag parisi cosolini-2al Sindaco Cosolini), sono stata notata da Antonio e da allora siamo inseparabili. Per me salire sul palco è sempre piacevole e da grandi soddisfazioni, c'è sempre una scarica di adrenalina e cerco di trasmettere al mio pubblico quei sentimenti concordati per quella data coreografia, che ovviamente quasi sempre è felicità e gioia, considerando l'ambiente delle feste notturne caratterizzato dalla grande voglia di svago. Oltre a me sul palco ci sono diverse drag con cui abbiamo un rapporto di amicizia e solidarietà: senza questo il gruppo non esisterebbe ed i buoni risultati fin qui raggiunti sarebbero stati da ottenerle, oltre ad essere evidente agli occhi di tutti se ci fossero degli attriti. L'ambiente insomma è l'ideale per lavorare bene. Poi, se qualcosa non va, interviene Antonio che da fratello maggiore ci bacchetta e ci fa rigare a tutte dritte».

Storicamente Antonio ha avuto dei dissidi con alcuni esponenti ed attivisti LGBT cittadini, su questo Antonio riferisce che «i diverbi ci sono stati nel passato e purtroppo ci sono tuttora con alcuni esponenti locali "duri e puri" che vedono sempre con sospetto la presenza di Jotassassina in tutte le manifestazioni a favore della comunità LGBT triestina. Paradossalmente, ho avuto molta più difficoltà a conquistarmi la credibilità con loro piuttosto che con il mio pubblico che mi segue da tanti anni».

«Gli appuntamenti mensili della Jota - ontinua Parisi - sono sempre molto attesi - e oltre 500 persone ci seguono sempre con passione, a testimonianza di come abbiamo lavorato bene e seminato positivamente in questi anni».

«Io vivo in città dal lontano 2000, ormai oltre 15 anni, mi sono ormai ambientato, mi piace la città e ci sto molto bene, anche se viaggio spessissimo per lavoro. Ciò che posso affermare è che mi sembra che tutte le diverse Giunte che si sono alternate in questi anni non hanno mai preso sino in fondo una posizione laica sui diversi argomenti. Mi piacerebbe un sindaco donna o comunque 11391540_999683906710755_7424189708128809208_n-2più assessore in una prossima Giunta. Tra i politici, sicuramente una di quelle che stimo di più (e di cui all'inizio avevo un po' di diffidenza) è la vicesindaca Fabiana Martini, che non si è mai persa una conferenza sui temi a me cari interessandosi ed ha dimostrato seriamente e nei fatti di conoscere maggiormente l'argomento».

Anche sul tema del turismo Antonio spende alcune parole «è un piacere vedere sulle rive le navi da crociera con tutti i possibili croceristi che poi affollano la città, la visitano e soprattutto spendono soldi a tutto vantaggio dell'economia cittadina. I triestini dovrebbero maggiormente apprezzare i turisti, metterli maggiormente a loro agio, essere più gentili e disponibili, in maniera che quando questi una volta tornati a casa, sponsorizzino la città ad amici e parenti con una ricaduta positiva sul futuro turistico cittadino».

«Movida triestina? Ma non scherziamo, a Trieste non esiste alcuna movida. Andate in Spagna, allora si che si capirà cosa vuol dire questa parola. Bisogna dare maggior divertimenti e spazio per i più giovani. Servirebbe un patto giovani-anziani su questo argomento, per permettere che anche in città si viva maggiromente la vita notturna, un po' come accaduto con un certo successo a Lubiana, dove la notte è particolarmente viva con diverse iniziative, discoteche, locali, e nessuno si Dipiazzaè mai lamentato di questo. Ne porterebbe giovamento l'economia cittadina, l'indotto e il turismo stesso».

Su questo interviene in modo deciso Merxedes che riferisce come in città ci sono migliaia di giovani universitari che frequentano le lezioni e studiano da lunedì al venerdi, credo che si meriterebbero almeno una serata a settimana di svago notturno per potersi riprendere dopo un'intensa settimana di impegno sui libri di testo».

Infine un appello all'ex sindaco ( e probabile candidato nel 2016) Roberto Dipiazza: «Caro Roberto, ti aspetto con me sul palco della JoTasassina, ho già preparato per te un paio di scarpe con i tacchi per poterci esibire assieme. Sono sicuro che con la tua simpatia ci divertiremmo molto assieme e il pubblico andrebbe in estasi»!

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