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Cronaca

Il coraggio batte il Covid: apre il bistrò "Centrale", la sfida di Giovanni e Nicole

Dal 4 dicembre due giovani entusiasti alla guida dello storico Caffè Centrale di piazza San Giovanni.

“Covid o no, noi partiamo!”. I due giovani baristi Giovanni Zeccone (31 anni) e Nicole Milic (28 anni) credono nella loro proposta e, con una buona dose di coraggio, hanno deciso di riaprire il caffè Centrale, lo storico bar di piazza San Giovanni 3. Hanno voluto reinterpretare il Caffé Centrale trasformandolo in un caffè “vecchia maniera”, ma anche in un piccolo innovativo bistrò del territorio. Per i loro pranzetti da centro città e per gli aperitivi solo cibo slow food e taglieri del Carso. Nei mesi scorsi Giovanni e Nicole hanno deciso di andare, di produttore in produttore, e assaggiare ogni prodotto per poi portare dal Carso al centro città la selezione migliore. Hanno scelto così, lo Jamar (il formaggio stagionato in grotta dell'azienda Zidarich), la “bajtadella” e l'allegra compagnia dei salumi della Bajta di Sales, il Nanos e i formaggi di capra di Gruden, la panna cotta artigianale dalle stalle di Basovizza, il miele di Trebiciano di Settimi & Ziani (premiato per la sua marasca come uno dei migliori mieli d'Italia), i salami di Mangalica, la rara razza di suini allevata dall’azienda Milic. E molte altre “chicche” ancora.

“Caffè – bistrò – un po' bottega”

Tra le prelibatezze che si potranno assaggiare, e anche acquistare direttamente in questa nuova formula di “caffè – bistrò – un po' bottega”, ci saranno i “bonbon di formaggio” – piccoli trancetti di formaggi carsici da passeggio – i crostini al forno con i diversi oli dell'azienda Parovel, la santoreggia del Carso e granelli di sale di Pirano, le marmellate nostrane (avete mai assaggiato la marmellata di uva fragola o di ronglò?). Poi ancora la pasticceria fatta ad hoc da Viezzoli Pirona, i liquori del territorio e i vini, una piccola cantina scelta: “Ogni nostro produttore del Carso è famoso per alcuni prodotti e noi li abbiamo assaggiati e voluti proprio per le loro eccellenze – racconta Giovanni –. Abbiamo adorato il “Matos Nonet” (uvaggio di uve Malvasia istriana, Sauvignon e Sémillon.) e il Refosco “Imà” dell'azienda Parovel, abbiamo scelto la nuova linea artigianale “Antikorpo” di Cittavecchia come birra alla spina, ma abbiamo anche una selezione di bottiglie locali dal sapore particolare, tra cui le tre Zanna Beers, o il “Kamen”, la Vitovska macerata in vasche di pietra delle cantine Zidarich. E molte altre specialità di casa nostra. Crediamo nel nostro territorio e lo vogliamo sostenere. Speriamo che questa nostra scelta d'amore ci possa premiare, anche se sappiamo di aprire in un momento davvero difficile”.

Cose semplici, buone, vere

Le novità, quindi, saranno tante, ecologiche, a Km zero, buone, locali: “Non vediamo l'ora di raccontarvi la storia di ogni prodotto che abbiamo scelto per voi, di farvi assaggiare tanta bellezza e bontà del nostro territorio. – spiega Nicole – Vogliamo essere giovani e portare aria di novità, ma anche far ritrovare il piacere della semplicità. Allontanarci dagli eccessi del 'tanto, troppo e subito' e gratificare le cose semplici, buone, vere. Fatte bene e con un sorriso sincero. Speriamo che Trieste sia con noi”. Anche l'immagine di CENTRALE - piccolo bistrò del territorio è triestina: curata dallo studio di comunicazione Sblab, che ha aderito al progetto “Grafica Sospesa” (https://www.instagram.com/p/B_FiFVcI9jg/), nato per sostenere piccole aziende in periodo Covid e per “non lasciare nessuno indietro”. Giovanni e Nicole in questo momento sono al lavoro insieme a Fioricificio Lab (artigiana locale della decorazione sostenibile) per preparare una deliziosa vetrina carsica. Sono pronti ad aprire. Aspettano Trieste da venerdì 4 dicembre.

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