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Nuove regole per l'assegnazione degli alloggi Ater: al terzo rifiuto si slitta in fondo alla graduatoria

L'ente con il nuovo protocollo punta a velocizzare le tempistiche e soprattutto di scorrere più velocemente le graduatorie. Ogni rifiuto dovrà essere motivato

Per velocizzare l'iter delle assegnazioni e scorrere più velocemente le graduatorie, il Cda di Ater Trieste ha approvato le nuove linee d'indirizzo per le procedure di assegnazione degli alloggi. Il nuovo protocollo dispone, in sintesi, che Ater proponga un massimo di tre soluzioni abitative il più possibile adeguate al nucleo famigliare del richiedente che, in caso di rifiuto, dovrà motivare la decisione, anche con presentazione di apposita documentazione; fanno eccezione i portatori di disabilità. Se l’assegnatario rifiuterà le tre proposte o non risponderà entro 5 giorni lavorativi, il nominativo slitterà all’ultimo posto della graduatoria.

Come vengono effettuate le proposte

Guardando nel dettaglio il protocollo definito dal Cda per l’assegnazione di alloggi, si dispone che gli appartamenti vengano destinati alla locazione secondo l'ordine stabilito nella graduatoria definitiva. Le proposte vengono effettuate, secondo la disponibilità presente nei vari condomini Ater, tenendo conto delle caratteristiche e delle condizioni del nucleo familiare. Il criterio si basa su quanto previsto dalla normativa vigente. Gli appartamenti situati ai piani terreni o ai primi piani, dovranno essere assegnati preferibilmente a portatori di handicap o comunque a chi ha difficoltà motorie, come dispone la legge.

Cosa fare in caso di rifiuto

L’Ater avviserà l’assegnatario, che potrà decidere di accettare l’abitazione o rifiutarla. Ma in quest’ultimo caso le ragioni della scelta dovranno essere comunicate compilando un modulo e allegando tutta la documentazione necessaria a giustificare il rifiuto. I motivi che possono giustificare la non accettazione dell’alloggio offerto sono: perché la persona ha vinto un bando con richiesta di un alloggio nuovo tra quelli espressamente messi a concorso o perché ha effettuato una richiesta di un alloggio di maggiori dimensioni, sempre entro il limite massimo vani già indicati. Tra i motivi del rifiuto anche la presenza di problemi di carattere assistenziale, sanitario, economico o, in caso di famiglia con bambini, se la casa risulta troppo lontana dalla scuola frequentata. Attenzione poi a rispettare le tempistiche e le regole previste. Se l’aspirante assegnatario non risponderà entro 5 giorni lavorativi alla proposta di alloggio di Ater o se non giustificherà in modo adeguato il rifiuto ad un’offerta, il suo nominativo sarà spostato all’ultimo posto utile della graduatoria.

Tutte le informazioni sono pubblicate sul sito trieste.aterfvg.it/it, dove da ieri sono anche disponibili le graduatorie aggiornate, per tutti i Comuni della provincia di Trieste, relative al bando assegnazioni 2019. Ricordiamo che il sito offre anche altre indicazioni utili per i cittadini, come il nuovo regolamento per gli inquilini o le modalità di invio delle segnalazioni.

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