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Cronaca

Ater, Santoro: «900mila euro dalla Regione per ridurre i canoni»

L'assessore all'Edilizia Mariagrazia Santoro nell'ambito della discussione sui nuovi canoni di locazione dell'edilizia sovvenzionata

 L’assessore all’Edilizia Mariagrazia Santoro è stata oggi audita dal Consiglio Comunale di Trieste, nell’ambito della discussione sui nuovi canoni di locazione dell’edilizia sovvenzionata. Santoro ha spiegato che «l’ISEE è uno strumento ormai universale per tutte le prestazioni ed interventi di carattere sociale, assistenziale, sanitario, scolastico in quanto più efficace di altri a misurare il bisogno e la reale situazione economica delle famiglie» e ha ricordato che «negli ultimi due anni si sono susseguite varie comunicazioni relative al passaggio al nuovo metodo, rivolte ai cittadini assegnatari di alloggi Ater».

L’assessore ha quindi annunciato che, con l’andata a regime del nuovo canone, l’ATER Trieste vedrà un riduzione di entrate di bilancio di circa mezzo milione di euro, segno che «non siamo di fronte a un aumento dei canoni ma semmai a una redistribuzione, nella quale i canoni sono stati complessivamente ridotti, oltre che resi più equi». A Trieste sono comunque circa 340 i casi di persone che non hanno, nonostante i numerosi solleciti, consegnato l’ISEE e quindi sono stati inseriti nella fascia più alta di applicazione del canone. Santoro ha inoltre segnalato che il confronto diretto tra i canoni precedenti e quelli attuali non è possibile per due ordini di ragioni. In primo luogo, il canone applicato fino a dicembre 2016 era basato su redditi Irpef 2012, mentre l’attuale è calcolato su un indicatore totalmente diverso, su situazione 2015, quindi con tutta una serie di variabili che possono essere in ogni caso intercorse e che quindi non rendono omogenee le due situazioni. Poi, l’ISEE fotografa una situazione complessiva relativamente a beni mobili e immobili non fotografati prima dall’IRPEF.

«Dai primi mesi di applicazione e di assestamento del nuovo sistema – ha spiegato Santoro precisando che, ad esempio, vi erano inquilini che non avevano presentato l’ISEE e che lo hanno poi portato o altri che hanno una mutata situazione economica dal momento di presentazione dell’ISEE ad oggi - è emerso che le persone singole si sono ritrovate con un maggiore ricarico nel calcolo del canone rispetto alla situazione precedente. E questo per un meccanismo insito nel calcolo dell’ISEE e non certo riconducibile alla riforma delle ATER o al nuovo regolamento dell’edilizia sovvenzionata». È stata quindi studiata una misura che riguarda l’85% dei nuclei unipersonali, incidendo nella fascia A e in parte di quella B (fino alla B10), che sono quelle corrispondenti ai redditi più bassi e quindi alla situazioni più delicate. Tale misura riduce il canone di questi soggetti rispettivamente del 25% e 15% e riguarda 3.772 su 4.400 assegnatari di casa ATER a Trieste con le caratteristiche sopra citate. Santoro ha reso noto che «per consentire tale riduzione, la Regione sosterrà l’Ater Trieste con oltre novecentomila euro». Infine, è stato evidenziato che per la fascia più bassa (ISEE da 0-1000€) il 97,43% degli inquilini subirà una riduzione del canone e pertanto per la fascia A1 il canone medio post correttivo sarà pari a 29,88 euro, mentre il canone medio dei locatari in fascia A sarà pari a 57,66 euro e per la fasce B1-B10 sarà di 168,35 euro.

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