Barricato con la mamma 72enne nella casa venduta all'asta
Ieri l'intervento della Polizia locale in supporto al personale sanitario. L'assessore Grilli lo ha già rassicurato che il Comune è pronto a fornire un alloggio
«Io e la mia povera mamma, entrambi invalidi, stiamo passando un momento veramente terribile a causa di truffe bancarie subite, malasanità e malagiustizia. Stiamo rischiando la vita. Mio papà è morto di crepacuore a causa di tali crimini, non vorremmo fare la stessa fine. Condividete pure se non vi dispiace, è comunque un valido aiuto, sempre meglio di chi potrebbe fare qualcosa e ancora non ha fatto nulla».
Queste le parole pubblicate su Facebook da un uomo di 53 anni residente con la madre 72enne in via del Cisternone, nel rione di Gretta; residenza che, in seguito a problemi economici è finita all'asta e avrebbero dovuto liberare. Ieri mattina alla villetta sono giunti gli ufficiali giudiziari, ma hanno trovato le porte e le finestre sprangate dall'interno: la famiglia si è barricata all'interno, non volendo riunciare all'immobile.
Sul posto così sono giunti sia il 118 e il personale medico del Csm di Barcola e la Polizia locale: non è stato però eseguito un tso (trattamento sanitario obbligatorio) poichè l'uomo non ha dato segni di squilibrio mentale e quindi, dopo una lunga trattativa, che ha visto anche la presenza dell'avvocato del 53enne, si è conclusa con un nulla di fatto e vede i due familiari chiusi ancora in casa.
Una situazione ben nota ai Servizi sociali del Comune di Trieste, tanto che l'assessore Carlo Grilli ha più volte incontrato in passato l'uomo a quale «ho spiegato che non possiamo intervenire sul pregresso, ma una soluzione abitativa noi ce l’abbiamo e dove ci dovessero essere risvolti più complessi noi ci saremo».