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Cronaca

Campagna vaccinale in Asugi: somministrate 37mila dosi

Di questi, circa 14mila hanno ricevuto anche la seconda dose. Prenotate a Trieste 5300 dosi di vaccino AstraZeneca. In un'intervista il direttore sanitario Andrea Longanesi fa il punto della situazione sulla battaglia contro il Covid

Sono quasi 37mila le dosi dei tre vaccini anti covid somministrate tra Trieste e l'Isontino dall'Asugi: lo comunica a Trieste Prima il direttore sanitario Andrea Longanesi nel “giorno uno” per le vaccinazioni al personale delle scuole. Contattato al telefono, il direttore sanitario traccia una panoramica dell'attuale situazione. “Al momento in Asugi – spiega Longanesi – il vaccino AstraZeneca è stato prenotato da 9320 persone circa tra i 16 e i 55 anni tra personale scolastico, universitario e forze dell'ordine. Di questi, 5300 a Trieste e 4000 nell'Isontino. Ci attendiamo molte altre adesioni anche alla luce del fatto che la fascia d'età è stata ampliata fino ai 65 anni”.

Quante persone sono state vaccinate finora da Asugi?

“In totale finora abbiamo inoculato 36900 dosi di cui 22mila e 800 hanno ricevuto solo la prima dose e 14mila anche la seconda. A breve anche i 22mila avranno ricevuto la vaccinazione completa”.

Come procedono le vaccinazioni degli anziani?

“Verosimilmente gli ultraottantenni riceveranno il vaccino Pfizer entro fine aprile. Per il momento hanno prenotato tutti gli aventi diritto ma ne mancano ancora 3000, che hanno segnalato l'impossibilità di recarsi nei centri, quindi dovremo contattarli e al caso procedere con l'assistenza domiciliare o trasportarli nelle nostre strutture, che è la soluzione più sicura”. 

Con le altre categorie prioritarie si parte quindi dopo la fine di aprile?

“No, molto prima somministreremo l'AstraZeneca alle altre popolazioni,  aspettando gli input regionali. Tra le categorie indicate dal ministero ci sono i dipendenti del settore trasporti, dei supermercati e chi opera nei luoghi di culto. Nel frattempo continueremo con la somministrazione del Pfizer agli anziani”.

La situazione nelle case di riposo?

“Siamo quasi alla fine, come anche le strutture per disabili. Stiamo ancora attendendo che alcuni utenti positivi si negativizzino, condizione necessaria per poterli immunizzare. Purtroppo per il personale, che comprende anche le strutture private, l'adesione non è stata alta come per i sanitari delle strutture pubbliche e la percentuale di “astenuti” si attesta intorno al 40%. Contatteremo le singole strutture per riproporre il vaccino e assottigliare questa percentuale”

In cosa si differenziano le modalità di conservazione dei vaccini?

“Astrazeneca può essere conservato in frigo, è il più semplice da utilizzare perché  non va diluito e ogni flacone contiene 10 dosi. Il Pfizer, somministrato a personale sanitario e ultraottantenni, deve essere congelato a -80 gradi, dev'essere diluito e dura cinque giorni. Moderna, invece, a -20 gradi e una volta scongelato dura 30 giorni”

AstraZeneca ha annunciato ritardi nelle consegne: ci sarà qualche cambio di programma?

“Per adesso no, per fortuna abbiamo preso delle precauzioni nella programmazione sulla base delle dosi disponibili. Inoltre operiamo su base regionale e all'occorrenza possiamo attingere alle riserve di un'altra azienda per compensare eventuali mancanze. Condizione che ci rende molto flessibili”.

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