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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, il Fvg potrebbe passare in zona gialla

Lo ipotizza lo stesso Fedriga: secondo i dati la situazione in regione è destinata a migliorare

Il prossimo monitoraggio dell'Iss sarà venerdì 29 gennaio e per alcune regioni si prospetta un cambio di colore. Alcune aree, tra cui il Friuli Venezia Giulia, ci credono davvero per la flessione netta della curva degli ospedalizzati, altre per una eventuale modifica dei parametri del grado di rischio (come la la nostra regione). Ne è convinto anche il Governatore Massimiliano Fedriga. Come dichiarato a Telequattro, Fedriga ha dichiarato che secondo i dati sla prossima settimana la situazione emergenziale del Friuli Venezia Giulia, a livello nazionale, è destinata a migliorare.
Oggi in Italia ci sono 14 regioni arancioni, 5 regioni gialle e solo 2 nella fascia di rischio più elevata, quella rossa. Con il passare delle ore sono sempre di più i territori che credono davvero a un cambio di colore alla fine di gennaio.

Zona gialla dal 31 gennaio: le Regioni che ci credono

Le 14 Regioni in area arancione sono Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d'Aosta, Sardegna e Lombardia. Tra queste, chi sono quelle più papabili per il cambio colore.

Il Veneto come detto è la Regione con più chance di passare in giallo. Segue la Sardegna, per motivi di ricalcolo più che per il rallentamento del contagio da coronavirus. In ballo c'è anche l'Emilia Romagna, per la quale i dati sono tutti in calo mentre l’unico dato stazionario è l’occupazione dei reparti di terapia intensiva, che rimane al 30%, pochissimo sopra la media nazionale. Il prossimo monitoraggio è atteso venerdì 29 gennaio, e sarà basato su dati della settimana dal 18 al 24 gennaio. Poi sabato 30 gennaio potrebbero arrivare le ordinanze del ministero della Salute, eventualmente in vigore già da 24 ore dopo, domenica 31 gennaio 2021.

Nessuna regione italiana al momento ha numeri da zona bianca, ovvero dove la circolazione del virus Sars-CoV-2  è così bassa e la pressione sul sistema sanitario sul Covid così ridotta che si possono allentare praticamente tutte le restrizioni.

Il paradosso della zona rossa scuro

Anche il Friuli Venezia Giulia spera nella zona gialla, ma il suggerimento europeo della zona “rosso scuro” assieme a Veneto, Emilia Romagna e provincia di Bolzano preoccupa. Certo, per adesso la mappa europea è informale, e basata sul parametro dei 500 contagi su 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni. La nuova mappa ufficiale sarà pubblicata nei prossimi giorni dopo ulteriori verifiche dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione delle malattie. Ma i dati che arrivano dalle strutture del territorio non delineano uno scenario così pesante. L’idea europea di introdurre test e quarantena obbligatori per chi viene da zone ad alta incidenza di contagi è, al momento, solo un'idea (che non piace ai governatori). Inoltre non si esclude che nei prossimi giorni la soglia di 500 contagiati per 100mila abitanti possa essere alzata, facendo uscire le aree italiane dal "rosso scuro". 


 

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Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ne è dunque sicuro: numeri alla mano, e verrebbe da dire in barba alla tavolozza disegnata dall’Unione Europea, la prossima settimana la situazione emergenziale del Friuli Venezia Giulia, a livello nazionale, è destinata a migliorare.
Ma lunedì prossimo, com’è noto, gli studenti delle superiori torneranno in classe, ponendo fine ad un periodo caratterizzato da forti polemiche e nette prese di posizione.
Il presidente della Regione è fiducioso, anche perchè, soprattutto per quel che riguarda il trasporto pubblico, il Friuli Venezia Giulia ha messo in atto una serie di provvedimenti che dovrebbero garantire la sicurezza degli studenti e delle famiglie.
Nei giorni scorsi, gli studenti di sette superiori cittadine hanno sottoscritto una lettera aperta in cui chiedevano di poter rientrare in sicurezza. Lettera che Fedriga molto ha apprezzato così come l’atteggiamento complessivo di in gruppo di studenti, segnatamente del Liceo Petrarca, che ieri ha incontrato.

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