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Cronaca

Covid, apre un nuovo centro tamponi a Cormons

Il centro sarà attivo da domani nella nuova struttura sanitaria privata di via Matteotti 44. I tamponi trattati saranno esclusivamente quelli molecolari e le risposte saranno recapitate on line alle persone testate entro le 24-36 ore.

"Una formula appropriata per dare una risposta di servizi alla salute in termini di prossimità grazie all'alleanza tra pubblico e privato, sempre secondo le regole che il pubblico detta". Così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi ha salutato l'apertura del centro tamponi di Cormons, che sarà attivo da domani nella nuova struttura sanitaria privata di via Matteotti 44. "Questa forma di collaborazione, stimolata dal Comune - ha spiegato Riccardi -, è stata cercata e trovata dall'Asugi mutuando la precedenza esperienza fatta a Trieste, con il coinvolgimento di un privato accreditato di lunga esperienza. Ogni giornata in cui riusciamo a portare i servizi legati alla pandemia e alla salute in generale più vicini alle persone - così il vicegovernatore - è una giornata utile". I tamponi trattati dal centro di Cormons saranno esclusivamente quelli molecolari e le risposte saranno recapitate on line alle persone testate entro le 24-36 ore.

Il sindaco di Cormons Roberto Felcaro, intervenuto all'inaugurazione insieme alla vice con delega al Welfare Antonietta Fazi, ha evidenziato l'importanza per i suoi concittadini di non doversi più recare a Gorizia per effettuare i tamponi. "La collocazione della struttura nel centrocittà - ha commentato Riccardi - è sicuramente un altro elemento di vantaggio e di comodità". Secondo il vicegovernatore, "in una fase come quella attuale contraddistinta dall'avvio della massiccia campagna vaccinale contro il Covid, due aspetti di sistema si rivelano particolarmente importanti: i processi di digitalizzazione della sanità e la stretta collaborazione delle Amministrazioni locali. Quest'ultimo aspetto - ha concluso Riccardi - è particolarmente rilevante nell'attivazione delle procedure di consenso alla vaccinazione per gli ospiti e gli operatori delle case di riposo in cui abbiamo sì coinvolto e preposto i gestori ma nella quale l'azione di stimolo e di raccordo capillare dei sindaci e degli amministratori locali è fondamentale".

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